Il 27 maggio le liste e le forze politiche e sociali, e che a fine marzo avevano proposto «Qualcosa di sinistra per Bologna», si riuniranno in via del Pallone 8, presso il terrazzo del circolo AICS, per approfondire il discorso circa la presentazione di una lista, concorrente a quella del PD, per le venture elezioni cittadine.
Oggetto del ritrovo saranno il nome della lista (o delle liste) che correranno al rinnovo del Consiglio comunale, nonché la persona, uomo o donna, che rappresenterà la coalizione nella corsa a nuovo sindaco di Bologna.

Cosa porterà la nuova lista a sinistra del PD alle comunali d’autunno

All’appuntamento interverranno attivisti, politici e sindacali, i due partiti che al momento hanno dato la loro conferma all’inizio di questa avventura, Rifondazione Comunista e PCI, e la consigliera comunale Dora Palumbo, attualmente consigliera nel gruppo misto, e che ha avvallato il progetto. L’assemblea sarà il risultato, in primis, della volontà di creare una lista che stia a sinistra del Partito Democratico, e dei suoi alleati al governo, e, in secundis, di ritrovi e discussioni, avanzati attraverso gruppi di lavoro tematici, intorno ai punti su cui si formerà il programma elettorale.

Abbiamo intervistato nuovamente Michele Terra, ex leader del Partito Comunista dei Lavoratori, nonché uno dei principali fautori dell’iniziativa, circa gli obiettivi che la lista si pone in vista dell’appuntamento elettorale di questo autunno. «Innanzitutto c’è il problema del lavoro, con la sospensione prossima del blocco dei licenziamenti e che, inevitabilmente, influirà anche sulla nostra città. Noi porremo la massima attenzione su chi il lavoro non ce l’ha, su chi vive di precariato e anche sui diritti sindacali dei dipendenti comunali, non sempre garantiti».

L’altro grande tema su cui la nuova lista è già in procinto di focalizzarsi è, invece, quello dell’ambiente. «Bologna ha un livello di inquinamento atmosferico che è tra i più alti d’Italia. Dobbiamo chiudere qualsiasi discorso sul trasporto su gomma inquinante, con un “no” totale al Passante, che invece di limitarlo ne incentiverebbe all’uso. Noi pensiamo invece che si debba puntare al trasporto ferroviario metropolitano e al tram».

All’assemblea pubblica si farà quindi il punto della situazione, integrando altri temi al programma su cui le forze si sono già concentrate in questi due mesi, e finalizzando il lavoro intorno a una lista che avrà nomi e cognomi di coloro che concorreranno per i posti del consiglio comunale e di sindaco. In merito al portabandiera della coalizione, il cui nominativo ruoterà intorno all’essere di Bologna e di sinistra, circolano già delle idee ma Terra, per rispetto a chi parteciperà e a chi sarà direttamente coinvolto nella decisione, preferisce mantenere il riserbo, almeno fino a giovedì.

L’ultimo suo pensiero riguarda infine una prospettiva di replica dell’esperienza anche in altre realtà, cittadine e, perché no, anche nazionali. «La Sinistra in Italia arriva da decenni di sconfitte, e il blocco sociale nato e costruito nel dopoguerra intorno al mondo del lavoro, si è ridotto di molto. Mi auguro che ripartendo da piccole cose, come può essere il comune della nostra città, si riesca a raccattare un po’ i cocci, per ricostruire una Sinistra unitaria su larga scala in cui possano convergere i militanti politici e sindacali»

Luca Meneghini

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