Dai lavoratori che scoprono da un annuncio di lavoro o da un messaggio Whatsapp di perdere il posto alle lavoratrici che portano in tribunale (e vincono) l’azienda per cui lavorano per i turni discriminatori, fino agli incidenti e le morti sul lavoro, come quella di Yaya Yafa all’Interporto.
Anche a Bologna il settore della logistica è un laboratorio di sfruttamento e pessime condizioni di lavoro e ora, dopo due mesi di confronto, la Città Metropolitana presenta la Carta della logistica etica, un documento che, nell’impostazione, ricalca la Carta di Bologna per i diritti dei lavoratori digitali, in particolare dei riders.

Logistica etica, la Carta della Città Metropolitana

L’annuncio era stato dato nel novembre scorso. Dopo la morte di Yaya Yafa, giovane della Guinea Bissau rimasto ucciso in un magazzino Sda lo scorso 21 ottobre, la Città Metropolitana aveva deciso di costituire un tavolo di lavoro a cui hanno preso parte associazioni datoriali, sindacati ed altri soggetti per arrivare a redigere una Carta per la logistica etica, che è stata presentata oggi.
Già allora apparve però significativo che alcuni sindacati di base e conflittuali, molto rappresentativi dei lavoratori della logistica, non facessero parte del tavolo.

«Il tavolo di lavoro è cominciato il 9 novembre, si sono tenuti più di 12 incontri che hanno coinvolto più di 45 stakeholder», ha sintetizzato Giovanna Trombetti, dirigente della Città Metropolitana nel presentare i principali contenuti del documento.
In particolare, la Carta è strutturata in 8 capitoli, a partire da una premessa che segna l’interesse e l’impegno di intervenire sul settore della logistica. Gli altri temi evocati nei diversi capitoli trattano diversi nodi cruciali e critici del settore, come la sicurezza sul lavoro, la qualità del lavoro, in particolare per le forme contrattuali, e la catena degli appalti, la formazione che deve essere preventiva e continua, la coesione sociale e l’integrazione col territorio, anche verso i tanti lavoratori stranieri del settore, l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, gli investimenti nel settore e l’attuazione e monitoraggio della Carta stessa.

ASCOLTA LA PRESENTAZIONE DI GIOVANNA TROMBETTI: