Julian Lage
Siamo alle ultime battute di una manifestazione lunga e densa di appuntamenti, ma la qualità rimane alta con la chitarra di Julian Lage a Ferrara
Who: JULIAN LAGE TRIO
What: chitarra in prima linea
When: Venerdì 18 novembre 2016
Where: Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21:30
Why: Ancora la chitarra al centro del Bologna Jazz Festival: infatti arriva al torrione un trio capitanato da Julian Lage (Julian Lage, chitarra; Jorge Roeder, contrabbasso; Eric Doob, batteria), musicista dalle comprovate qualità solistiche, tanto da affrontare spesso l’ardua prova del recital solo, banco di prova severo perché assolutamente privo di una rete ritmica ed armonica di “protezione”. Un’ ottima tecnica strumentale che lo porta con disinvoltura a cimentarsi su atmosfere blues, su contesti di musica classicheggiante o a fare incursioni sull’Hot Jazz de France di Django Reinhard. La formula classica del trio è quella che permette al contempo di assaporare tutta la cifra esecutiva del leader e di valutare il puntuale e rispettoso accompagnamento dei due compari d’avventura.
Per il concerto di questa sera Julian Lage abbandona la chitarra acustica che spesso lo insegue per abbracciare quella elettrica, strumentazione idonea per presentare l’ultima sua fatica discografica, Arclight.
L’atmosfera ridotta del Torrione Club saprà sicuramente valorizzare al massimo questo contesto musicale, potendo “entrare” nella musica proposta solo a qualche metro di distanza dal palco.
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inoltre …
Venerdì 18 novembre, Bologna, Cinema Lumière, ore 22:00
Requiem for a Dream
di Darren Aronofsky / USA – 2000 – 102’
Versione originale con sottotitoli in italiano
Ascolta la presentazione del film con il commento del critico cinematografico Piaro Di Domenico
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Bologna la Città della Musica
Al Festival Jazz di Bologna e non solo: sotto le due torri sono passati tantissimi protagonisti della musica, dentro e fuori il jazz. Tra i tantissimi artisti che hanno calcato i nostri palcoscenici ricordiamone alcuni.
Rahasan Roland Kirk: difficile dimenticare quel venerdi 9 novembre 1973 quando scese al Palasport del Bologna Jazz Festival il cantore cieco Rahasan Roland Kirk, l’uomo che ha “inventato” il flauto traverso cantato, l’utilizzo contemporaneo di più sax, la respirazione circolare nel azz. Ma tutte queste soluzioni per un musicista che arrivava dalla strada non erano certo trucchi da fenomeno da baraccone, ma anzi si rivelarono come i mood di una poetica intensa di un cantastorie di blues, oltre che di un solista torrenziale e ricco di grande sentimento. Il grande pubblico del Palasport capì quest intenso sentire musica e vita e tributò a Roland Kirk una vera e propria standing ovation. Ascoltiamo un brano di quel set e rivediamo la locandina di quella manifestazione