Questa mattina la Cgil ha illustrato i contenuti dell’esposto presentato alla procura di Bologna in merito alla gravissima situazione del Cie di via Mattei e per esporre la situazione del centro di Modena, nel quale è in atto una forte mobilitazione dei lavoratori, dipendenti del consorzio L’Oasi che ha gestito entrambe le strutture. Bassoli: “Chiusura, non ristrutturazione”.

La realtà della struttura di Via Mattei è stata oggetto di numerose inchieste, sia a livello comunale, che sanitario, inserito spesso in molte testate giornalistiche. La condizione degli stranieri trattenuti all’interno della struttura è lesiva della dignità delle persone, una condizione insostenibile a livello sanitario anche per il servizio di personale, condizione resa nota anche dall’Usl il 14 Gennaio confermando le inaccettabili condizioni igenico-sanitarie, rilevando una vivibilità degradante, confermata anche dalla garante Regionale Desi Bruno in seguito alla visita all’interno del centro.

La Cgil non vede altra alternativa se non quella delle chiusura. E’ necessario evidenziare che nelle stesse procedure di ‘svuotamento’trasferendo le persone nei centri di Trapani e Roma, strutture a loro volta non idonee, per consentire i lavori di manutenzione straordinari del Cie, si sono manifestate le stesse contraddizioni e scelte inaccettabili, dichiara Mirto Bassoli della Segreteria Cgil regionale. Il problema ricade anche sui lavoratori presenti nel centro di Bologna e di Modena gestita dal consorzio ‘L’Oasi’ che non paga da mesi i propri dipendenti. Le condizioni di appalto e l’inadeguatezza del soggetto gestore in questione, risulta inadempiente avendo disatteso i punti previsti dalla convenzione, denunciando l’incongruità e inadeguatezza della scelta già in origine, indicando un problema che riguarda le scelte operate dal Ministero degli interni.
Questo lede i diritti e il trattamento contrattuale, negando le retribuzioni corrisposte e i rischi di salute dei lavoratori che operano dentro il Cie, incluse le forze di polizia. Infatti nella realtà della struttura di Modena, sono in corso iniziative di mobilitazione indette da tale categoria, due giorni di sciopero già effettuati nell’ambito di un pacchetto complessivo di quattro giornate di mobilitazione dei sindacati di polizia modenesi, ricordando che senza risorse aggiuntive il Cie in quel territorio va chiuso, non tralasciando il rischio di mettere a repentaglio la sicurezza di tutta la città.

La questione del Cie di via Mattei non ha soluzione se non la chiusura immediata, afferma la Cgil, che per Modena sottolinea invece la necessità di revocare l’appalto al Consorzio ‘L’oasi’ e indire una nuova gara, risultando comunque alla base una revisione sulle condizioni.

Elisa Iacobucci