Dopo la preview del 12 ottobre a Palazzo Re Enzo con RBT Soundsystem, Dorian Concept e Francis Inferno Orchestra, il 25 e 26 ottobre torna il Robot Festival per l’undicesima edizione, che si svolgerà tra l’Ex Gam e DumBo.
#BlackBox è il titolo di questa edizione, che si propone di riflettere su una condizione della contemporaneità che riguarda tutti e attiene alla tecnologia. “Controlliamo distrattamente le notifiche dei nostri profili social, ascoltiamo il flusso musicale potenzialmente infinito affidandoci alla selezione proposta dall’algoritmo – osserva ai nostri microfoni il direttore artistico Marco Ligurgo – la nostra vita è pervasa dal rapporto con la tecnologia, di cui conosciamo l’input e l’output, ma non il funzionamento, come in una scatola nera”. Il tema verrà approfondito attraverso incontri e conferenze organizzate in collaborazione con RiFestival e AftER Festival – futuri digitali.
Come di consueto, ad arrivare a Bologna saranno grandi nomi della musica elettronica, sia italiana che internazionale. Tra questi ultimi troviamo il britannico Leon Vynehall, l’olandese Interstellar Funk, il duo israeliano Red Axes, ma anche il tedesco Toulouse Law Trax. Dalla costellazione di Nts Radio, laboratorio della sperimentazione contemporanea, arrivano due donne: Moxie e Afrodeutsche. Dal Brasile, invece, arriva un’altra artista: Badsista.
Per alcuni sarà un ritorno, come quello di John Talabot, già ospite dell’ottava edizione, o quello di Andrew Weatherall, che sotto le Due Torri è stato l’anno scorso.
I pionieri della scena acid house 808 State terranno una première nazionale in esclusiva versione live, ma attese sono anche le esibizioni di Batu, Curses e The Comet is Coming, gomito a gomito con nuovi talenti come Cornet.
Al Robot Festival c’è spazio anche per gli italiani, come il romano Donato Dozzy o il nostro corregionale Alessandro Cortini.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO LIGURGO: