Prevista per le 17 di questo pomeriggio, l’assemblea pubblica che vede tra i suoi partecipanti due esponenti di Syriza e Podemos è stata vietata dall’Università di Bologna. A poche ore dall’evento, la facoltà di Scienze Politiche ha revocato la concessione dell’aula parlando di “motivi di sicurezza”. I Giovani Comunisti fanno sapere che l’assemblea si terrà in ogni caso.
“Lo spettro che si aggira per l’Europa“, questo il nome dell’iniziativa in programma per le 17 di questo pomeriggio presso la facoltà di Scienze Politiche, ha ricevuto un altolà dall’Università di Bologna. Nella serata di ieri la presidenza di Scienze Politiche ha infatti revocato il permesso per l’assemblea che ha tra i suoi ospiti alcuni militanti di Syriza e Podemos. Gli organizzatori dell’evento, Cultura e Conflitto e Giovani Comunisti, hanno chiesto questa mattina chiarimenti in merito a questa improvvisa decisione, e per tutta risposta si sono visti strappare davanti agli occhi il permesso firmato per la concessione dell’aula.
“Una concessione per un aula che avevamo da ben due settimane per svolgere un’assemblea insieme ai compagni di Syriza e Podemos (Konstadina Douka, Gioventù di Syriza e Fran Casamayor, Dirigente nazionale Podemos, ndr.) – spiega Angelica Mazzone dei Giovani Comunisti – ci è stato detto che in serata sarebbe prevista un’iniziativa illegale”. La presidenza di Scienze Politiche ha infatti indicato in “motivi di sicurezza” la ragione che sta alla base della revoca, facendo riferimento al reggae dancehall party previsto a seguito dell’assemblea. “Abbiamo spiegato che questa iniziativa non è assolutamennte legata alla parte politica e abbiamo sottolineato l’illegittimità di questa decisione – fa sapere Mazzone – Poi l’atmosfera si è scaldata e il vicepresidente di Scienze Politche Ivo Colozzi ci ha letteralmente strappato davanti agli occhi il permesso firmato per la concessione dell’aula“.
A fronte del divieto imposto dall’Alma Mater, gli organizzatori fanno sapere che l’assemblea si terrà in ogni caso: “ci teniamo a ribadire la nostra volontà di esercitare un diritto sancito dalla costituzione, quello di fare assemblee in luoghi pubblici, e per questo motivo oggi alle 17 saremo comunque a Scienze Politiche per ristabilire la legalità, e invitiamo tutti, cittadine e cittadini democratici a partecipare perché questo diritto non ci venga negato”. L’appuntamento, dunque, è per le 17 di questo pomeriggio alla Facoltà di Scienze Politiche, in Strada Maggiore 45.