“No al patto tra produttori”. I sindacati di base e i centri sociali bolognesi dicono no alla scelta di Cgil, Cisl e Uil di scendere in piazza con Unindustria e Legacoop. Alle 10 da piazza Verdi il corteo con tappe su temi come istruzione, beni comuni e trasporti.

Primo Maggio: sindacati in sciopero

“Lavoratori e imprenditori non sono sulla stessa barca”. Valentina De Lussu dell’Unione Sindacale di Base ripete la frase numerose volte. Il riferimento è alla decisione dei sindacati confederali di celebrare la Festa dei Lavoratori invitando in piazza Unindustria e Legacoop. Una critica che, a onor del vero, è stata espressa anche dalla Fiom, i metalmeccanici della Cgil, tanto a livello locale quanto nazionale.
Per questo la “manifestazione alternativa”, che riunisce sindacati di base e movimenti bolognesi, si è data appuntamento alle 10 in piazza Verdi, da dove partirà un corteo che toccherà diversi luoghi simbolo.

Il provveditorato agli studi, Hera e Tper saranno solo alcune tappe della manifestazione, che vuole porre l’accento su temi come il lavoro, i beni comuni, i trasporti pubblici e l’istruzione.
Sul piano nazionale ed internazionale, invece, la piattaforma dei sindacati di base punta il dito contro l’austerity e i diktat dell’Unione Europea. “Diktat recepiti dal governo italiano e, di conseguenza, dalle Amministrazioni locali”.
La conseguenza è il disinvestimento su settori cruciali come la scuola, la sanità e il trasporto pubblico locale.