Italia agli ultimi posti in Europa per “povertà di futuro” di bambini e adolescenti. E’ l’allarme lanciato da Save The Children Italia. “Il nostro paese è 7 volte in fondo alla lista nell’Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’infanzia”.
Per queste ragioni l’associazione lancia la campagna Allarme Infanzia, con guerrilla e stunt in 16 città italiane, un gruppo di testimonial e un pacchetto di proposte al Governo.
Il dossier “L’Isola che non sarà” e una nuova ricerca su “Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani” attestano che il 25% degli adolescenti italiani pensa che il proprio futuro sarà più difficile rispetto a quello dei propri genitori e 1 ragazzo su 4 (il 23%) pensa o spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunità; l’80% dichiara di aver fatto delle rinunce causa crisi.
Aumentano anche le disuguaglianze per l’accesso all’università: il 30% dei genitori non ce la fa a pagare la retta dei figli. Per il 41% di madri e padri gli aiuti economici diretti alle famiglia dovrebbero essere la più urgente misura anti-crisi del governo.
“Un vero e proprio furto di futuro quello in corso ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono nel nostro Paese. La povertà, nelle sue varie forme – sociale, economica, d’istruzione, di lavoro – li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive ed opportunità. E con il futuro di chi è giovane oggi, si sta disintegrando il futuro dell’Italia tutta. Occorre dare l’allarme” afferma Save The Children Italia.
Il taglio dei fondi per minori e famiglia – con l’Italia al 18esimo posto nell’ Europa dei 27 per spesa per l’infanzia e famiglia, pari all’1,1% del Pil; la mancanza di risorse indispensabili per una vita dignitosa con il 29% di bambini sotto i 6 anni, pari a 950.000 circa che vive ai limiti della povertà; la disoccupazione dei giovani in aumento insieme alla dispersione scolastica. Queste alcune delle principali ragioni che hanno spinto gli attivisti dell’associazione a lanciare la campagna.
“Il generale impoverimento delle giovani generazioni va in parallelo con una colpevole e annosa disattenzione nei loro confronti, che si sta traducendo in una gravissima privazione di prospettive, in una parola, di futuro”, continua Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia, “Cancellare il futuro di bambini e giovani significa compromettere il futuro dell’intero paese”.