Le immagini parlano da sole. La città di Ferrara e anche quelle vicine sono scese in piazza per esprimere solidarietà alla famiglia di Federico Aldrovandi. Presenti anche Ilaria Cucchi, Lucia Uva e Domenica Ferrulli.
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4 mila i presenti arrivati da tutt’Italia. E tra loro anche chi, come Patrizia, ha subito la perdita di un familiare per malapolizia: c’è Lucia Uva, sorella di Giuseppe, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano e Domenica Ferulli, figlia di Michele. Numerosi i concittadini della famiglia Federico che hanno risposto all’appello dell’associazione Federico Aldrovandi e in silenzio si sono ritrovati in Piazza Savonarola. La risposta al presidio del Coisp è stata rapida e determinata: tutte e tutti sono scesi in Piazza per stare accanto a Patrizia, Lino e Stefano e per la dignità umana. Semplicemente perché quanto fatto dal sindacato della polizia è stato indegno.
Al microfono prendono la parola Lino, Patrizia e “Boldro”, Andrea Boldrini, uno degli amici di Federico a mettere in piedi quel comitato per Verità e giustizia: «Vorrei che levassero la divisa a quei quattro – dice Boldrini – e vorrei che ci impegnassimo tutti perché non accadano mai più casi di abuso di polizia». Un’intera città e un’intera piazza si è stretta attorno alla famiglia Aldrovandi e il presidio non sembrava voler terminare.
Poi arrivano gli Ultrà del Ferrara e un piccolo corteo dei centri sociali che urla soltanto “Giustizia per Federico” e srotola uno striscione con scritto “Noi per sempre al fianco della famiglia Aldrovandi”. Ma il presidio non termina con gli interventi dal microfono. La gente rimane ancora in piazza, chiacchiera, c’è chi ancora commenta quanto accaduto pochi giorni prima: «Ma come si fa a pensare di arrivare a tanto?» dice uno dei presidianti.
L’obiettivo della famiglia rimane quello espresso da Boldro con semplicità: la revoca dal servizio per i quattro assassini di Federico. Intanto Patrizia ha già avviato una querela nei confronti di Franco Maccari, segretario del Coisp, che aveva definito la famosa fotografia con il volto di Federico tumefatto un fotomontaggio. E ancora, dopo l’azione di Anonymous, non è possibile accedere alla pagina web del sito del suo sindacato.