Continua l’appuntamento settimanale con Musica Leggerissima, ogni giovedì alle 15 su Radio Città Fujiko, per parlare delle notizie più leggere del mondo della musica.

Musica Leggerissima: le notizie della settimana

Apriamo con Madame, per la quale la procura di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio per reato di falso ideologico. La questione risale allo scandalo delle false vaccinazioni anti-Covid durante la pandemia: Madame aveva falsamente dichiarato di essersi vaccinata, presentando un falso certificato medico. Come ricorda Rolling Stone, Madame stessa l’aveva ammesso ai tempi sui social: «Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici. In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini». La decisione ora passa al giudice per le indagini preliminari che deciderà se accogliere o meno la proposta.

È stata rubata la moto a Rose Villain ma, dopo l’appello della cantante su Instagram, un fan l’ha ritrovata. Rose Villain ha scritto su Instagram «Ivan, tu sei stato un drago. Avrai i biglietti a tutti i miei live a vita, oltre a tutto il mio amore».

C’è un aggiornamento sulla partecipazione di Israele all’Eurovision. Dopo le polemiche a riguardo di cui abbiamo già parlato, la novità è che l’artista in gara ha cambiato il testo della canzone con cui dovrebbe partecipare. Ferma quindi la certezza che Israele competerà a maggio, il testo è stato giudicato “troppo politico” dall’Unione europea di radiodiffusione. Il testo di October rain conteneva infatti riferimenti all’attacco di Hamas del 7 ottobre, con frasi come: «Non c’è più aria per respirare / Non c’è posto per me» e «Erano tutti bravi bambini, ciascuno di loro». Leggo sempre da Rolling Stone: «E ora, l’ente israeliano per le trasmissioni Kan ha annunciato che invierà al giudizio dell’Ebu (European Broadcasting Union) un’altra canzone, intitolata Hurricane. La melodia – ha fatto sapere Kan – è la stessa, ma il testo è stato cambiato».

Tocca tornare a parlare di Kanye West, protagonista di diverse polemiche. La prima parte da un po’ lontano, cioè dal musicista James Blake che, in questi giorni, si è scagliato con le piattaforme di streaming – un po’ come aveva già fatto Salmo. Blake ha infatti scritto su Instagram: «Ricordate quando la mia cover di Godspeed è diventata virale? Né io, né Frank Ocean abbiamo guadagnato un centesimo perché si trattava di un “original sound” contenuto nei video. La gente non sa nemmeno che ero io visto che il mio nome non compariva da nessuna parte. La prossima volta che i vostri artisti preferiti diventano virali, ricordate che non stanno guadagnando un bel niente. L’industria della musica non è fottuta, di più, e i soggetti fottuti più degli altri sono i musicisti». E ha continuato: «Se vogliamo musica di qualità, qualcuno deve pagarla. I servizi di streaming non pagano il giusto, le etichette vogliono la fetta più grande della torta e non devono far altro che starsene lì ad aspettare che un tuo pezzo diventi virale, nemmeno TikTok paga in modo appropriato e andare in tour ha costi che stanno diventando via via proibitivi per la maggior parte degli artisti».

Secondo Blake, insomma, la gente pensa che la musica oggi sia gratis. Kanye West si è accodato a questa considerazione, ricondividendola nelle sue storie. Peccato che West sia il primo a non pagare i musicisti per le canzoni che hanno creato: il rapper è infatti stato citato in giudizio dal marito di Donna Summer. West è solito campionare brani altrui senza avere il permesso, trovandosi poi nei guai; in questo caso, secondo il marito di Summer, West avrebbe rubato «sfacciatamente» il ritornello nonostante non avesse ottenuto i permessi per farlo in quanto gli eredi della diva non vogliono «essere associati in alcun modo alla figura controversa di West». Gli eredi di Donna Summers non sono però i soli, perché anche Ozzy Osbourne ha ribadito di non voler essere in alcun modo associato a West, dal momento che «è antisemita». Anche Osbourne avrebbe negato il permesso per campionare una propria canzone, che poi è stata comunque usata.

Nel frattempo Kanye West ha polemizzato con Adidas, che starebbe mettendo in vendita delle Yeezy false (le Yeezy sono scarpe create, appunto, da West); l’artista ha scritto su Instagram: «Non solo hanno messo in vendita un modello falso con dei colori che non sono stati approvati, ma mi stanno anche facendo causa per 250 milioni di dollari senza nemmeno pagarmi per queste scarpe che stanno vendendo e che hanno il mio nome sopra. Stanno usando delle clausole del contratto e 50 di esperienza in questo business per stuprare un artista, uno dei vostri artisti preferiti, di fronte a tutti e alla luce del sole».

Infine Jack Antonoff, cantante dei Bleachers e, tra altre cose, produttore di Lana Del Rey e Taylor Swift, ha commentato che, secondo lui, West «ha solo bisogno che qualcuno gli cambi quel pannolino, e in fretta», essendo una persona che «non ha più niente da dire, e allora va in giro a cercare di scioccare tutti».

Chiara Scipiotti