Per questa nuova puntata di Fermata Provvisoria, rubrica all’interno di Fujiko Factory che intende dar voce e spazio agli artisti emergenti, abbiamo ascoltato le parole di una giovanissima cantante siciliana, Julie. Julie, aka Giulia Scroppo, è una giovane artista cresciuta a Campofranco (CL), piccolo centro dei Monti Sicani. Fin da bambina ha dimostrato la sua attitudine artistica svolgendo lezioni di danza, cantando e recitando in vari Musical della compagnia teatrale locale. Dall’età di 8 anni studia canto moderno e partecipa a stage e masterclass, esibendosi in diverse manifestazioni e programmi televisivi locali. Appena maggiorenne Julie scopre la sua passione per il pianoforte e si ritrova a comporre le sue prime canzoni, in seguito incise presso il Master Play Studio. A Luglio 2020 firma per Carioca Records con la quale ha pubblicato “Scie chimiche”, “Appesi a un filo” e “Ancora in piedi”. Julie nelle sue canzoni è semplice, ma mai banale, senza filtri, diretta e allo stesso tempo allegra e spensierata.

I singoli di Julie

“Scie chimiche” è un brano pop dalle note spensierate e romantiche in grado di trasportare l’ascoltatore in un mondo musicale allegro e frizzante. Il ritmo è coinvolgente e il testo racconta di un amore giovanile vissuto con la leggerezza di quegli anni. Tuttavia, dopo un ascolto più attento, al suo interno si può cogliere un dualismo costante fra elementi contrapposti: il dolce e l’amaro di una storia d’amore ormai giunta al termine, la guerra e la pace, il giorno e la notte, il presente e il passato, la terra e l’universo, la prigionia e la libertà. Il brano, infatti, è nato durante il periodo di lockdown, perciò, di fatto, è stato ispirato dalla voglia di evasione e dalla nostalgia dei momenti passati.

“Ancora in piedi”, è un brano pop dal ritmo coinvolgente, dove Julie racconta di una sua tipica notte insonne, durante la quale i pensieri prendono il sopravvento. Più pensa, più crescono i sentimenti contrastanti tra chi è e chi vorrebbe essere, tra la vita che ha e quella che sogna di avere. Nonostante ciò cerca un appiglio nel presente, forse una persona, che le dia la forza di non crollare.

Il brano “Appesi a un filo” racconta la difficoltà di un rapporto, nel momento in cui è, forse, meglio lasciare andare via l’altro. La continua lotta tra dubbi, ricordi e ritorni inaspettati, che non smettono di tormentare la mente di chi è ancora intrappolato nelle radici di quella storia. Quando le risposte sono difficili da trovare, la strada più semplice forse quella di affidare al destino la possibilità di scegliere cosa sia meglio per entrambi.

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