Fino al 28 febbraio, in occasione del Black History Month Bologna pullula di eventi, presentazioni letterarie, conferenze, spettacoli cinematografici e musicali dedicati alla diffusione delle memorie, culture e produzioni afro ed afro-discendenti. Il progetto consiste nella quarta edizione di Black History Month Bologna, realizzata in collaborazione con Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna.

Il Black History Month tra arte, letteratura e cinema

Quest’anno il progetto Black History Month Bologna verte intorno al tema “Rappresentazioni”. Come ci racconta il team manager di BHMB Jean Blaise Nguimfack «Il tema è stato scelto in base a come noi (persone nere) veniamo raccontate nei media e da come noi stessi cerchiamo di raccontarci e di essere presenti all’interno della nostra società». L’intento è quello di promuovere i talenti di matrice culturale africana attraverso una rete inter-istituzionale e culturale che si espande con il passare del tempo. La rappresentazione però è sempre influenzata dalle nostre percezioni infatti «ci sono luoghi comuni che usiamo quotidianamente che concorrono in modo diretto a come vediamo l’altro e a come l’altro viene rappresentato per noi».

In occasione del mese di febbraio verranno proposti numerosi materiali. Si parlerà di arte, letteratura, cinema e musica, ambiti che saranno veicoli di espressione della cultura africana. Fino al 28 febbraio sarà visitabile presso la nuova galleria bolognese (Via dei Castiglioni 5/b) la mostra “METAPHORE” dell’artista Ibrahim Ballo. L’intento dell’esposizione è quello di rappresentare il meglio della creatività africana e della sua diaspora tra design ed arte contemporanea. Questo messaggio è trasmesso attraverso l’uso del cotone come materiale principale a simboleggiare una storia di migrazione e di appropriazione. I personaggi raffigurati sono senza volto e, privi di comunicazione emotiva, cercano di trovare armonia e autenticità distanziandosi dalle false apparenze e dalle illusioni della società.

Nel contesto letterario, le biblioteche comunali di Bologna e il Centro Amilcar Cabral, collaborando con Black History Month Bologna e la libreria Confraternita dell’Uva, ospiteranno in alcuni incontri le presentazioni di letterature africane e di diaspora. Come ci racconta Jean Blaise Nguimfack «Cerchiamo di portare avanti la voce di tutti gli autori che rappresentano le culture e le origini afroamericane». A questo proposito, durante gli appuntamenti, sarà proposta al pubblico una rassegna di letterature di autori afro ed afro-discendenti alcuni dei quali saranno presenti durante gli incontri di presentazione. Si parte l’11 febbraio alle ore 18:30 presso la libreria Confraternita dell’Uva con la presentazione della rivista Zapruder “Giù le maschere”, rivista che tocca il tema della decolonizzazione nella contemporaneità. L’incontro, a cura di Sofia Bacchini e Latino Taddei, vedrà inoltre la presenza dell’autore della rivista Carmine Conelli. Il 17 febbraio alle ore 18:30, sempre presso la Confraternita dell’Uva, saranno invece presentate alcune opere degli autori afroamericani Richard Wright, Raph Ellison e James Baldwin. Alla presentazione dei loro lavori sarà presente il traduttore ed editore Emanuele Giammarco; modera invece l’incontro Anthony Chima. Il 21 febbraio alle ore 18:00, presso la Biblioteca Amilcar Cabral, sarà ospitata la scrittrice Espérance Hakuzwimana nella presentazione del suo libro “Tutta Intera”. L’incontro dedicato a questo libro, i cui punti centrali sono i temi di identità, di paura del diverso e di desiderio di appartenenza, sarà moderato da Marie Paule Nguessan. Infine il 28 febbraio alle ore 18:00 alla Biblioteca Amilcar Cabral ci sarà la presentazione del libro “Da che parte stiamo: la classe conta” di Bell Hooks, curata dalla traduttrice del libro Marie Moise che sarà presente all’evento. Lo stesso 28 febbraio alle 16:00 sarà aperto a chiunque voglia partecipare un laboratorio con la traduttrice del libro di Bell Hooks che si terrà ancora presso la Biblioteca Amilcar Cabral.

Nel corso del mese sarà proposta inoltre una rassegna di film d’autore e di cortometraggi. Ad esempio il 18 e 19 febbraio alle ore 19:00 presso Social Hub verrà proiettato il film “Special Day” di Gaston Biwolé e Kassim Yassin Saleh; il film parla della realtà musulmana all’interno del contesto italiano e del desiderio di rivoluzione. Il 25 febbraio alle 19:00 sarà possibile vedere il cortometraggio “Il Viaggio” ispirato alla vera storia di Moussa Molla Salih, ragazzo del Benin arrivato in Italia all’età di 16 anni. Il film esplora la dinamica del viaggio come percorso di trasformazione del protagonista ed è ideato per commuovere e stimolare la riflessione del pubblico.

Giovedì 23 febbraio, dalle 17:30 alle 19:00, presso la Biblioteca Amilcar Cabral sarà organizzata una conferenza sul dossier n. 96 di Africa e Mediterraneo intitolato “Il grado zero del razzismo”. In questo incontro, moderato da Sandra Federici (direttrice responsabile di Africa e Mediterraneo), verrà costruita una conversazione intorno alla propensione a suddividere la popolazione umana in “razze” e di come questo venga tutt’oggi incrementato da comportamenti sociali e attitudini culturali. Attraverso l’intervento di Valeria Vaccari (medico psicoteraeuta e docente di psicoterapia all’Università di Verona) e a Vincenzo Fano (professore di Filosofia della Scienza all’Università di Urbino) si esploreranno diverse chiavi di lettura del pensiero razzista e della pseudoscienza che lo alimenta.

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ASCOLTA L’INTERVISTA A JEAN BLAISE NGUIMFACK: