A Bologna, dall’11 novembre al 7 maggio 2023, viene proposta per la prima volta una straordinaria mostra: “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente”. Tre interpreti del mondo contemporaneo che dominano la scena artistica internazionale, riuniti in un inedito confronto a Palazzo Albergati. La mostra è organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Piuma, Pop House Gallery e Apapaia.
La mostra su Jago, Banksy e TvBoy: gli artisti e i dettagli
Una mostra che racconta alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana e internazionale, attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento, offrendo un panorama esaustivo e provocatorio sull’arte dei nostri giorni. Jago, Banksy e TvBoy hanno sovvertito le regole dell’arte, rifiutando di entrare a far parte di un sistema imbrigliato ed escludente. Artisti definiti irriverenti, anche se -come meglio precisa il curatore della mostra Piernicola Maria Di Iorio– «l’irriverenza è oramai così insita nel lavoro degli artisti, che è diventata una riflessione. Lo stesso vale per le tre monografiche della nostra mostra e degli altri artisti che seguono l’effetto Banksy»
Il curatore riassume con il proprio sguardo la mostra: «da una parte vi è la carta, uno strumento estremamente delicato, che tende a consumarsi facilmente all’aperto, sotto la pioggia e sotto il vandalismo altrui, che spesso però è fenomeno di estrema violenza intellettuale […] dall’altra, abbiamo una realtà estremamente intima che nasce da una delle materie più forti in assoluto: il marmo. Per Jago, tutto ciò che è sinonimo di potenza nella storia, in questo caso racconta la sua parte più intima e personale. È la volontà di voler narrare qualcosa di estremamente individuale attraverso uno degli elementi più duri in assoluto.»
Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente si presenta come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano. A questi tre nuclei si uniscono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, e che si inseriscono nel percorso “controcorrente” che li caratterizza: da Obey in mostra con il celebre manifesto Hope, a Mr. Brainwash di cui un esemplare della sua Mona Linesa, da Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla a Laika e il suo celeberrimo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte. Circa 60 opere allestite in un percorso unico e sorprendente alla scoperta degli “enfants terribles” dell’arte, che non poteva che essere ospitata a Bologna, città della controcultura per eccellenza.
È possibile acquistare i biglietti sui siti web di Palazzo Albergati e Arthemisia.
ASCOLTA L’INTERVISTA A PIERNICOLA MARIA DI IORIO: