Il sole che porta nel nome da previsioni meteo non farà capolino, ma questo non fermerà l’inaugurazione del tratto emiliano della Ciclovia del Sole, un’infrastruttura ciclabile che complessivamente collegherà Verona a Firenze passando, appunto, in terrà emiliana. In particolare, il tratto che va da Mirandola a Bologna verrà inaugurato oggi, 13 aprile, con una cerimonia che si terrà nell’ex stazione ferroviaria di Crevalcore.
Jonathan Ferramola ha intervistato nella sua trasmissione, Nanga Parbat, Alessandro Delpiano, coordinatore nazionale della ciclovia e direttore dell’Area Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna.

Ciclovia del Sole, la bici sul tracciato dell’ex ferrovia

Il tratto della ciclovia che inaugura oggi è stato realizzato sul tracciato dell’ex ferrovia Bologna-Verona, in particolare da Mirandola, nel modenese, a Sala Bolognese. Si tratta di 46 chilometri di pianura, che attraversano il cratere sismico emiliano che nel 2012 fu colpito da un forte terremoto, che sono percorribili nei due sensi da una rinata ciclabile, parte del più ampio itinerario della “Ciclovia del Sole”, ovvero 392 chilometri che congiungono Verona con Bologna e Firenze e che fanno parte della Ciclabile europea Capo Nord-Malta (Eurovelò 7) e del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche.

Nella cerimonia del taglio del nastro di quest’oggi verrà proiettato un video del presidente Apt Emilia-Romagna e ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani, che ha percorso in anteprima la ciclovia. All’evento parteciperanno il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini, il sindaco metropolitano Virginio Merola, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’ad di Rfi Vera Fiorani, il presidente Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, i consiglieri metropolitani Marco Monesi e Massimo Gnudi, gli assessori regionali Andrea Corsini (Trasporti, infrastrutture) e Irene Priolo (Ambiente), i sindaci degli 8 Comuni toccati dalla ciclovia, Matteo Lepore, assessore bolognese al turismo e presidente di Destinazione turistica metropolitana, e Giovanni Trombetti, presidente Bologna welcome.

«Fino a cinque anni fa nessuno lo pensava – racconta ai nostri microfoni Delpiano – L’Eurovelò 7 era disegnato e attraversava tutta Europa, da Capo Nord fino a Malta, e in Italia passava dal Brennero fino a Palermo, ma non passava da Bologna, passava da Modena». Quando dalla Città Metropolitana si accorsero di quello che stava per accadere, consapevoli dell’importanza del cicloturismo dal punto di vista sociale e anche economico, è iniziato un lavoro abbastanza rapido che ha convinto Ecf, l’associazione individuata come responsabile del progetto da parte della Commissione europea, a riconoscere il passaggio da Bologna.

Il recupero dell’ex ferrovia abbandonata Verona-Bologna è stato voluto fortemente dagli amministratori locali, come l’ex sindaco di Crevalcore Claudio Broglia, allora anche senatore. Il tracciato che verrà inaugurato oggi attraversa il cratere del sisma del 2012, ma anche luoghi densi di storia, di biodiversità e di scenari naturalistici.
«L’idea che sta alla base del progetto è un’idea “aggiuntiva di società”, determinata dalla lentezza – osserva Delpiano – Un modo diverso di concepire il proprio tempo e il proprio spazio. La bici non è sostitutiva della velocità, ma è aggiuntiva, complementare. È possibile vivere nei luoghi in maniera differente e molte persone hanno bisogno di questa differenza».

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO DELPIANO: