Si chiama “Word ladders” ed è un’app gratuita e scaricabile sul proprio device per giocare con le parole. Ma dietro al gioco si nasconde una ricerca seria, quella del progetto europeo “Abstraction” con cui ricercatori e linguisti indagano il ruolo del linguaggio nella capacità di astrarre, cioè di pensare in astratto.
A spiegare ai nostri microfoni il progetto di ricerca è Marianna Bolognesi, linguista e ricercatrice, che il prossimo 29 settembre parteciperà alla Notte Europea dei Ricercatori, organizzata da Society, che a Bologna si terrà in piazza Lucio Dalla dalle 18.00 a mezzanotte.

Che ruolo ha il linguaggio nel pensiero astratto? Un’app per scoprirlo

«In “Word ladders” il nostro obiettivo è quello di cercare di capire come variano le associazioni di parole, quindi la costruzione di categorie di oggetti ed esperienze, nella mente di vari tipi di persone – racconta Bolognesi – Noi speriamo di riuscire a coinvolgere bambini e adulti, persone che leggono molto e persone che leggono poco, per cercare di capire nella loro mente come sono strutturate queste scale di parole».
L’app è stata sviluppata nell’ambito del progetto “Abstraction”, finanziato da una borsa della Commissione europea.

Proprio il 29 settembre, all’interno della Notte Europea dei Ricercatori, il progetto verrà presentato al pubblico Bolognesi in piazza Lucio Dalla, sotto la Tettoia Nervi.
La notte, però, è anticipata da alcune tappe, come gli aperitivi scientifici che si svolgono ogni mercoledì al CostArena, in via Azzo Gardino, o le visite guidate, consultabili sul sito di Society.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARIANNA BOLOGNESI: