Roma, 9 marzo 2024, il popolo della pace torna in piazza per denunciare le spese militari, i manganelli sui manifestanti, il massacro del popolo palestinese.

Evidentemente 30/40.000 manifestanti non devono disturbare i manovratori di guerra. E così la stampa “democratica” riduce a notizia da mettere tra le “varie ed eventuali” una gran bella manifestazione che chiede la tregua del fuoco subito per Gaza, denuncia l’assedio per fame di più di un milione di palestinesi a Rafah, quando a 10 minuti migliaia di camion carichi di aiuti alimentari e medicine son fermi in Egitto a 10 minuti di strada, respinge la repressione in Italia del dissenso, ricordando alla questura che per le manifestazioni non si deve chiedere il permesso alla questura, ma solo comunicarle, fa i conti di quanto ci costa in welfare (scuole, sanità, ambiente, sicurezza sociale) un solo carro armato Leopard o un sottomarino nucleare.

N.B. Per i sostenitori che “tutto fa spettacolo” segnaliamo che non bastano sul palco, oltre che testimoni da Gaza, operatori sanitari e studenti, anche personaggi assai conosciuti come Elio Germano o Fiorella Mannoia, per non dire dell’intervento del leader della Cgil Maurizio Landini. Quando “La Patria Chiama” tutti zitti, sconosciuti e non.