La crisi di governo italiana è solo un tassello di una tendenza europea che vede spostarsi a destra il baricentro politico. È questa l’analisi che la giornalista Francesca De Benedetti fa in un’analisi pubblicata sul Domani e intitolata “I focolai di crisi politica in Europa spostano il baricentro più a destra“.
Se nel nostro Paese ad aver innescato la crisi di governo è stato il Movimento 5 Stelle, ad approfittarne però è senza dubbio il centrodestra, si quello in maggioranza che quello all’opposizione. L’uscita al momento del voto di fiducia in Senato di Lega e Forza Italia hanno sancito l’ufficialità della fine del governo guidato da Mario Draghi, ma a guadagnare maggiormente dalle elezioni anticipate potrebbe essere Fratelli d’Italia.

Crisi politica in Europa: il gioco di sponda tra destra liberale e destra radicale

Nella sua analisi, De Benedetti passa in rassegna le diverse crisi politiche in Europa. A partire da quella latente in Francia, che vede Emmanuel Macron indebolirsi e non poter contare su una maggioranza assoluta in aula e l’estrema destra di Marine Le Pen prepararsi ad incassare, ad esempio con i due vicepresidente “regalati” dal presidente francese.
«Quando Macron venne eletto nel 2017 – osserva ai nostri microfoni De Benedetti – il suo principale obiettivo di mandato era proprio arginare l’estrema destra. E invece ora è evidente che Macron sdogana la destra estrema, non esiste più il “cordone sanitario”, mentre demonizza la sinistra».

In Gran Bretagna il premier Boris Johnson è stato costretto a dimettersi su pressioni dei conservatori, che ora pensano a un sostituto ancora più “falco”.
«I due contendenti alla leaderiship dei Tories e poi il posto a Downin Street sono Rishi Sunak, che è per l’austerity, e la ministra degli Esteri Liz Truss, che ha idee thatcheriane», sottolinea De Benedetti.
Fino alla situazione dell’Estonia, dove la prima ministra Kaja Kallas ha cacciato un partner di governo e si è dimessa, ma solamente per formare un nuovo governo ancora più di destra.

«Ci sono due elementi che spiegano l’avanzata della destra estrema – analizza la giornalista – Uno è che le politiche liberiste dei governi forniscono argomenti alla destra radicale, specie quando chiedono sacrifici ai cittadini, come avviene nel caso della crisi energetica, quando l’Europa non ha fatto nulla per riformare il settore dell’energia e imporre un tetto ai prezzi. L’altro elemento è che c’è proprio un gioco di sponda tra le due destre. Ad esempio su un tema come il clima vanno sempre più a braccetto».

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