Forti di un successo decennale in tutta la penisola, i Fast Animals and Slow Kids hanno deciso di portare in scena le loro canzoni più celebri arrangiate insieme ad un’orchestra da camera per un apposito tour teatrale che passerà anche dalla nostra città.

Il 31 maggio al teatro EuropAuditorium la data bolognese dei FASK

Quattro ragazzi di Perugia che iniziano a suonare insieme e a scrivere canzoni nel 2008, anno in cui muovono i primi passi nei locali della loro regione, fino ad arrivare a fare sold out nei più grandi club italiani, conquistando un enorme successo.
Ai nostri microfoni c’è Alessio Mingoli, il batterista della band, con cui abbiamo fatto quattro chiacchiere a proposito di questo tour un po’ insolito. Lo spettacolo, dal titolo “Una notte con: FAST ANIMALS AND SLOW KIDS – Concerto in 4 atti per piccola orchestra da camera”, si sviluppa in quattro atti che ruotano intorno a diverse tematiche: un viaggio nel mondo del gruppo umbro per un racconto tra musica e parole sulla loro storia umana e professionale da quando hanno iniziato giovanissimi, ad ora.
Ci racconta che il tour è l’occasione per i FASK di portare la loro musica e le loro parole nei più importanti teatri italiani con una formazione inedita che vede accanto a Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (Chitarre) una piccola orchestra da camera di sei elementi, tra cui fiati, archi, tromba e fagotto. Gli arrangiamenti sono stati affidati al Maestro Carmelo Patti che – insieme alla band – ha dato una nuova veste ai brani che hanno segnato i quindici anni della loro storia.

Come vi è venuta l’idea di fare uno spettacolo a teatro? L’idea di sperimentare c’è sempre in ogni nostro disco – ci racconta – perché vogliamo uscire un po’ dal seminato classico del rock provando a chiamare collaboratori che sappiano suonare strumenti che noi invece non conosciamo, ampliando il nostro orizzonte sonoro. E da qui è arrivata la possibilità del teatro, uno spazio elegante che accolga tutta la numerosa crew. È uno spettacolo curato in ogni minimo dettaglio: hanno arrangiato nuovamente in studio i pezzi grazie alla preziosa collaborazione del Maestro Carmelo Patti, hanno imparato a coniugare le esigenze dell’alternative rock con quelle della musica classica, e hanno creato una scenografia apposita che accompagna l’esibizione.
«Inizialmente lo scoglio più grande è stato vederci su un palco del genere, perché anche il pubblico si deve abituare all’atmosfera del teatro, magari c’è più diffidenza ad iniziare a cantare, però appena la situazione si distende percepiamo l’allegria e le voci delle persone che ci accompagnano».

Anche tra i membri del gruppo e quelli dell’orchestra si è creata una forte sintonia. Hanno deciso di dividere lo spettacolo in quattro atti, una suddivisione più teatrale che tecnica; infatti sono state scelte quattro macro aree tematiche che solitamente trattano nella loro discografia per creare un percorso e raccontare una storia. Le canzoni diventano così il pretesto per raccontare i temi portanti della vita e della carriera dei FASK, in un percorso di crescita in cui ognuno si può rispecchiare guidati dal sempre presente mantra «Siamo I Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia».
Sono impazienti di tornare a Bologna, città che ha sempre dato grossa soddisfazione al gruppo. A causa di un imprevisto medico che ha coinvolto Aimone, il cantante, hanno dovuto posticipare la data in città al 31 maggio, ma questo non ha certo fatto desistere i fan del gruppo che hanno portato lo spettacolo al sold out in pochi giorni. «Bologna risponde sempre alla grande con noi, in città abbiamo suonato ovunque e le vogliamo bene davvero» ci dice entusiasta Alessio, e allora noi non possiamo che augurare ai FASK in bocca al lupo… e tu sei tra i fortunati che si è accaparrato i biglietti in tempo?

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA AD ALESSIO MINGOLI DEI FASK: