Adesso ci è difficile immaginare che sia possibile e che potremo farlo un gorno, ma è meglio tenersi pronti ed allenati. Il viaggio, come tutte le discipline, ha bisogno di preparazione, fisica e mentale. Conoscere, capire e informarsi sono alla base di una buona esperienza di turismo responsabile.

Proprio per questo che sono disponibili da qualche giorno una serie di dirette streaming,  per conoscere le piccole cooperative femminili rurali di Marocco e Tunisia e i loro villaggi: come nascono i tappeti, da dove viene l’olio di argan, ecovillaggi pilota, coltivazioni agroecologiche di piante officinali, cosmesi tradizionale, cibi naturali trasformati secondo antichi saperi… tutto questo e molto altro è #CarovanaMarocNatureCulture!, un programma ricchissimo, reso possibile dai progetti “Emigrante? no… viaggio! Diaspora connecting people”, sostenuto da OIM-Italia con il programma A.MI.CO. (partner: Cooperativa Asdikae bila Houdoud, Rete RMEDS, associazione Baobab, Comune di Bologna), e “I.R.E.S.” (capofila ong Nexus, partner ong Cospe e Cefa Onlus) sostenuto dalla Regione Emilia Romagna. 

Un viaggio virtuale fuori dalle rotte turistiche in 10 dirette FB rivolte al pubblico italiano3 rivolte al pubblico francese, 2 webinar di approfondimento su esperienze su esperienze di Turismo Responsabile in Marocco e Tunisia.

E nel frattempo: laboratori di formazione alle cooperative rurali sul linguaggio dei social media come primo passo per implementare un circuito di e-commerce dei loro prodotti, laboratori di conserve naturali di frutta, brain storming sulla gastronomia regionale marocchina con le donne rurali che fanno accoglienza turistica e inaugurazione del nuovo bazar di commercio equo e Km0 alle porte di Rabat “Kolchi beldi” (tutto genuino).

Per informazioni, www.sopraiponti.it

Ascolta Antonella Selva di SopraiPonti e Consuelo e Mohammed della cooperativa Askae Bilà Houdoud di Casablanca intervistati da Jonathan Ferramola su Nanga Parbat