Il Teatro comunale Laura Betti, a Casalecchio di Reno, Piazza del Popolo, 1, dal 14 ottobre riapre le porte al pubblico. In programma i grandi classici del teatro, ma anche danza e musica grazie all’intersezione con E’ Bal – palcoscenici per la danza contemporanea, e a BIGLIA – Palchi in pista, nuovo circuito regionale musicale, nell’ambito dei progetti di ATER Fondazione. Tra i nomi al centro della programmazione: CollettivO CineticO, Ravenna Teatro, Danio Manfredini, César Brie, Silvia Gribaudi, Luca Persico.

Cira Santoro: a teatro ripartiamo dallo spazio, ci riapriamo agli scambi

La direttrice artistica Cira Santoro presenta la stagione e focalizza l’attenzione sulla ripartenza del Teatro Laura Betti. Un anno difficile per il mondo dello spettacolo dal vivo, eppure «ripartiamo con l’idea di riaprire uno spazio. Abbiamo messo lo spazio al centro, lo spazio e tutto quello che può succedere dentro lo spazio. Gli scambi». Non è un caso che la nuova stagione si chiami La città e gli scambi. «Di fatto non ci è mancato il teatro in questo anno di chiusura, perché il teatro comunque ha continuato a lavorare, a studiare, a riflettere su se stesso e a riflettere su quello che stava succedendo», spiega la responsabile. «Sono mancati gli spazi in cui incontrarci e quindi noi ripartiamo da lì». Le danze hanno inizio il 14 ottobre con Manifesto cannibale del ColletivO CineticO, una prova aperta; Il 5 novembre invece appartiene alla prosa, primo spettacolo della stagione: Fedeli d’Amore, Polittico in sette quadri per Dante Alighieri con Marco Martinelli e Ermanna Montanari. La stagione di quest’anno vuole considerare soprattutto «le relazioni possibili con i diversi pubblici all’interno di uno spazio come il teatro comunale alla periferia di Bologna, con la messa al centro di tutti i linguaggi. È una stagione multidisciplinare, quindi musica, danza e prosa; con uno sguardo al territorio con le compagnie di eccellenza del territorio, come il Teatro delle Ariette, il Teatrino Giullare, e con delle chicche che siamo felici di portare, come ‘O Zulù dei 99 posse, che si rimette in scena non solo come cantante ma anche come attore raccontando la sua storia e il suo percorso di vita e politico», afferma Cira Santoro.

Luca Persico, ‘O Zulù, si esibirà con Ridire-parole a fare male, il 10 gennaio. Le collaborazioni ad ogni modo sono tra le più svariate, ad esempio è prevista una produzione di una compagnia italo-tunisina, Corps Citoyen, che ha fatto un lavoro presentato a Santarcangelo dei teatri durante la scorsa estate, affrontando gli stereotipi che si sviluppano nei confronti degli stranieri del Nord Africa. Lavori di grande impatto, dunque, e compagnie che hanno voglia di mostrare la potenza che ha il teatro; denuncia dei punti deboli della società, ma novità. Infatti, la stagione si chiude presso la Casa delle Acque il 13 maggio: sarà proposta una produzione di 369gradi, Piccoli funerali, un’intersezione tra parole e musica sul fiume Reno, una piccola consolazione per lo spettatore.

Lo spazio del Teatro Laura Betti sarà vissuto intensamente, con la volontà di incontrarsi, interagire, dialogare, mettersi in gioco, ma soprattutto rappresentare la resistenza di cui questi tempi hanno bisogno. Come hanno cantato gli Smiths in There is a light that never goes out «Take me out tonight/ Because I want to see people/ And I want to see life», e il Teatro Laura Betti crede fermamente che le relazioni siano ancora possibili; in questo caso il teatro illumina il cammino per veicolarle. La biglietteria apre dal 1 ottobre; è anche possibile acquistare i biglietti online sul circuito Vivaticket, oppure prenotare allo 051570977 o via e-mail all’indirizzo biglietteria@teatrocasalecchio.it. Tutti gli spettacoli cominceranno alle 21.

Maria Luisa Pasqualicchio

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