Continuano gli appuntamenti di Collagene, presso il DAS – Dispositivo Arti Sperimentali in Via del Porto 11, che a Febbraio si anima con una serie di incontri che puntano la lente sull’importanza della performance e dell’arte per leggere la realtà che ci circonda.

L’arte per leggere la realtà nella pandemia, l’importanza della performance

Carolina Altilia e Alessandra Marolla, curatrici di Collagene, tornano ancora ai nostri microfoni per raccontarci gli appuntamenti che a Febbraio coronano i periodi di residenza artistica che il DAS ha appena terminato insieme agli artisti e le artiste che andranno in scena in questi importanti appuntamenti.

La prima data è quella dell’08 febbraio, quando gli spazi di Via del Porto saranno dedicati a “AD / DA – da analogico a digitale / da digitale ad analogico” di A D D A (Alice Citarella e Davide Buglisi) e “Fera” di Paoli De Luca. Due performance multidisciplinari: video, audio, testo, immagini e fotografia costituiscono un mosaico intermediale in cui differenti forme di espressione convergono. Con uno sguardo innovativo e incredibilmente attuale, “AD / DA” racconta la disillusione come sentimento costante dell’essere umano rispetto alla vita, sviluppando architetture di luci e suoni che trasportano in un luogo performativo del tutto inedito. In un binomio tra cinema e fotografia invece, “Fera” sviluppa uno dei punti focali della ricerca artistica dell’artista: l’identità di genere e l’inclusione delle diverse identità corporee.

Il 22 febbraio, invece il DAS ospiterà due collettivi artistici con le loro performance particolarmente politiche: “Memorie dal SottoSoviet” di Cosmic Queers e “Assemblea” di WUXU. Attraverso una performance di spoken word e musica, “Memorie dal SottoSoviet” accompagna gli spettatori in un viaggio dalle sfumature nostalgiche, il presente si mescola col passato eliminando le linee temporali, scompaiono i confini geografici e attraverso la performance si costruisce una nuova realtà in cui rifugiarsi o da cui decidere di scappare. Di realtà difficili da affrontare parlano anche i WUXU, un collettivo di artisti cinesi con base in Italia, che affrontano la contemporaneità della società moderna cinese. In “Assemblea” , una mostra composta dai lavori di videoart, stampa, libri artistici, digital art e dibattiti dal vivo, il collettivo affronta la situazione dei lavoratori immigrati in Cina.

Questi e altri momenti artistici, come ci ricorda Collagene, ci permettono di leggere il mondo nelle sue sfumature, nelle sue criticità e ci regalano una lente nuova per affrontare la realtà. In un momento storico come quello che stiamo vivendo diventa sempre più importante non dimenticarci di tutelare queste forme d’arte che sono anche modalità di vita, strumenti di evoluzione e progresso sociale. Ci ricorda Alessandra Marolla «I linguaggi dell’arte contemporanea nello spazio pubblico hanno un ruolo necessario, perché rappresentano un modo di interrogarsi su quello che viviamo. La pandemia ha fatto emergere situazioni e paure collettive, ma gli artisti ci permettono la possibilità di lasciarci attraversare da letture della realtà in modo nuovo, diverso rispetto a come sia abituati a fare e ci offrono chiavi di lettura spiazzianti, creative e mai scontate».

In un periodo in cui la produttività è l’unica emergenza presa in considerazione, occuparci dell’interiorità e del sentire è altrettanto importante. Il lavoro degli artisti è mai come in questo momento un servizio di resilienza, che stimola il pubblico attraverso la capacità artistica di affrontare le criticità.

Per maggiori informazioni su Collagene e sulle performance, visita il sito e i canali social di DAS.

ASCOLTA L’INTERVISTA A CAROLINA ALTILIA E ALESSANDRA MAROLLA: