La mostra fotografica Il respiro trattenuto, visitabile fino al 10 luglio 2021 presso la Biblioteca SalaBorsa, raccoglie la visione di 13 fotografi professionisti, che hanno saputo raccontare Bologna in un particolare momento storico in cui tutta la città tratteneva il respiro: momenti di una vita messa in pausa, trattenuta, dove perfino le ombre sono sparite dai portici della città e sono diventate solo un lontano ricordo, in attesa di un incerto futuro.

A Bologna una mostra fotografica per non dimenticare

Sono 13 i fotografi professionisti che hanno partecipato a questo progetto, veri “testimoni oculari”, hanno attraversato la città raccontando, con il loro obiettivo e il loro cuore, ciò che accadeva fuori e hanno restituito alla città quel volto emotivamente problematico, su cui, le città di tutto il mondo si stanno interrogando. Sono Gianni Schicchi, Rossella Santosuosso, Paolo Righi, Marika Puicher, Michele Nucci, Margherita Caprilli, Gianluca Perticoni, Mauro Montaquila, Alessandro Ruggeri, Massimo Paolone, Massimiliano Donati, Michele Lapini e Max Cavallari.

Come racconta ai nostri microfoni Gabriele Fiolo, curatore del progetto insieme all’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma, Il respiro trattenuto. Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore è un racconto corale di Bologna e dei suoi cittadini, in una fase inaspettata della nostra storia che ci ha resi consapevoli delle nostre fragilità. Il progetto editoriale restituisce alla città preziosi tasselli per la costruzione di una memoria durevole capace di raccontare ciò che è accaduto e che ha stravolto la quotidianità di tutti i cittadini bolognesi durante i lunghi mesi dell’emergenza sanitaria.

«Il passato è l’unica forma di conoscenza, ma la memoria, purtroppo, non può essere solo emozionale altrimenti si corre il rischio che non arrivi a tutti» commenta il curatore dell’opera Gabriele Fiolo «La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoni. Il progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia». In un momento storico in cui stanno mutando i paradigmi del sociale, l’obiettivo del progetto è stato quello di arrivare dove lo sguardo del cittadino, congelato dentro nuove limitazioni necessarie per tutelare la salute pubblica, non poteva arrivare.

All’interno della mostra sarà possibile acquistare un volume edito da Minerva, che accosta un lavoro editoriale al progetto fotografico.

Il respiro trattenuto è un progetto promosso e sostenuto dal Comune di Bologna e fa parte di Bologna Estate 2021.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GABRIELE FIOLO: