Dal 4 al 13 maggio torna il Festival Ravenna Jazz, che quest’anno raggiunge l’importante traguardo della 50esima edizione. La città romagnola sarà investita da eventi con un percorso che va dal blues con Irene Grandi, al jazz “sinfonico” dell’Italian Jazz Orchestra con Maria Pia De Vito e Flavio Boltro, la forte progettualità di Daniele Sepe e Francesco Bearzatti, la world music di Susana Baca, gli intrecci con la club culture di Neue Grafik, l’approcio rock di Hugoi Race, la fusion di Matteo Mancuso, sino al jazz puro di Alessandro Scala.

50 anni di jazz e non solo: a maggio arriva il Ravenna Jazz

Il Festival partirà il 4 maggio al Teatro Alighieri con la tradizione annuale di ospitare il gran finale dell’iniziativa didattica Pazzi di Jazz: la colossale produzione corale-orchestrale “Pazzi di Jazz” Young Project. Questo concerto è dedicato a Carlo Gubani: il fondatore di Ravenna Jazz nel 1984.
Per i workshop di “Mister Jazz”, che come da tradizione si integrano col programma dei concerti, saliranno in cattedra Flavio Boltro (il 7) e Maria Pia De Vito (l’11). Entrambi i seminari si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti.

Tra i principali concerti nel cartellone troviamo quello di Irene Grandi il 6 maggio, con il suo progetto “Io in blues“. Un’artista che ha sempre cercato di cambiare pelle, dedicandosi a generi assai diversi, «torna alle sue origini, dalla fervida situazione fiorentina, in cui bazzicava e suonava nei club: il blues è nelle sue corde», afferma Sandra Costantini direttrice artistica di Crossroads & Ravenna Jazz.

Il 5 maggio al Mama’s Club il concerto del sassofonista ravennate Alessandro Scala, nel quale avranno spazio solistico anche il trombettista Giovanni Amato e la pianista Francesca Tandoi.
Il 7 maggio sarà la volta del cantante e chitarrista australiano Hugo Race. Il giorno successivo, l’8 maggio, tocca al trio di Matteo Mancuso, «un giovane prodigioso chitarrista, con millioni di visualizzazioni in rete, ma anche elogiato da grandissimi chitarristi», continua Sandra Costantini.
Il 9 maggio arriverà la peruviana Susana Baca, «grandiosa interprete della musica afroamericana, abasciatrice e personaggio carismatico che presenterà il suo progetto “Palabras Urgentes” sarà un esclusiva nazionale, essendo l’unico concerto che farà in Italia in quel periodo», aggiunge la direttrice artistica.

L’11 maggio avremo Francesco Bearzatti in trio, con l’omaggio ai Led Zeppelin.
Il 12 maggio, invece, Daniele Sepe con il suo progetto “Sepè le Mokò”: un omaggio alle colonne sonore dei film di Totò realizzati tra il 1957 e il 1962.
Infine sempre al Teatro Alighieri sarà ospitata l’ultima data: sabato 13 maggio. «Occasione in cui verrà presentata una nostra produzione originale in omaggio a Nina Simone, dal titolo “Love me or leave me“. Sul palco salirà L’Italian Jazz Orchestra, diretto da Fabrio Petretti i cui ospiti saranno la vocalist Maria Pia De Vito e il trombettista Flavio Boltro», conclude Costantini.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SANDRA COSTANTINI: