Il Primo Maggio sarà «una giornata che dovrà rispondere all’ultima provocazione del Governo, che nel giorno della festa dei lavoratori decide di fare un decreto che precarizza ulteriormente il lavoro, e di provocare Cgil, Cisl e Uil. Nei giorni successivi, giustamente, partirà quindi una grande mobilitazione nazionale di sindacati confederali, contro le scelte politiche sbagliate di questo Governo». È l’appello dei sindacati a Bologna, per iniziativa del segretario della Cgil Michele Bulgarelli, che si preparano a festeggiare un Primo Maggio tra incertezza e malcontento sulla guida del paese.

La Costituzione celebrata il Primo Maggio da Cgil, Cisl e Uil

Il programma delle celebrazioni, sotto l’insegna “75 anni di Costituzione“, prevede lunedì prossimo, in piazza Maggiore, i saluti introduttivi del sindaco Matteo Lepore e dell’arcivescovo Matteo Maria Zuppi. Alle 10.00 una tavola rotonda con Bulgarelli, Enrico Bassani della Cisl e Giuliano Zignani della Uil, oltre allo storico Roberto Balzani, a Simonetta Gola di Emergency, alla presidente di Anpi Bologna Anna Cocchi.
Il tradizionale concerto è previsto dalle 16 a mezzanotte, con Rancore, Claver Gold, Extraliscio, Alberto Bertoli, Davide Shorty Kolosso, Bigmama, Marta Tenaglia, Andrea Abbadia Quartet, I Musicanti di San Crispino, Roberta Giallo, Bomber Buster, Camelot Band, Iberlino (conducono Claudio Succi e Irene Papotti di Radio Città Fujiko 103.1, con varie dirette social, tv e radio).

“Il Primo Maggio – rimarca quindi il segretario Cgil – sarà anche una giornata di lotta, perché, dopo il 25 aprile, il Primo Maggio ci dice chi siamo e da che parte stiamo».
I sindacati confederali hanno scelto a livello nazionale di festeggiare la Costituzione, nata dalla Resistenza, che al suo interno ha il diritto alla salute, alla scuola per tutti e tutte, che ripudia la guerra, che vieta la ricostituzione in qualsiasi forma del partito fascista. «Non è una giornata per tutti, ma per chi sta dalla parte degli sfruttati e non degli sfruttatori», aggiunge Bulgarelli.

Le istanze del mondo del lavoro riguardano l’industria, la giusta transizione ecologica, il contrasto alla precarietà. «Il sindacato non solo porta gente in piazza – osserva Zignani – ma fa una riflessione su questi mesi per muoversi verso il futuro. Al centro c’è la Costituzione, soprattutto in un momento in cui alcuni suoi articoli vengono messi in discussione».
Con la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil, ricorda Zignani, «il 6 avremo una grande manifestazione nazionale a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli. Sono tre grandi appuntamenti con al centro i temi su cui vorremmo un confronto col Governo: in questo ambito, tuttavia, al momento non solo non abbiamo risposte, ma a volte nemmeno gli incontri», si rammarica il segretario Uil.

Incalza anche Enrico Bassani, segretario generale Cisl dell’area metropolitana bolognese: «La Costituzione non è di una parte, ma è di tutti perché fu costruita da tutti, compresi quelli che non la pensano come noi. Tanti articoli parlano di lavoro, non solo il primo, e di partecipazione attiva dei lavoratori, anche nella gestione d’impresa. L’iniziativa del Governo non ci piace, ma noi siamo un’altra cosa. Il primo maggio per noi è ancora una festa fondamentale».
A proposito di Costituzione – è l’allarme che fa risuonare Bassani – la politica dovrebbe pensare alla partecipazione attiva delle persone alla vita politica, alle elezioni, in costante calo. Quasi la metà degli italiani non va a votare oggi. Questo sta minando la Costituzione, in realtà. «A tutte le forze politiche lanciamo dunque un appello: bisogna affrontare questa emergenza, ne va del futuro della Costituzione e del paese», conclude Bassani.

ASCOLTA LE INTERVISTE A BULGARELLI, ZIGNANI E BASSANI: