Scatta domani il permesso di soggiorno a punti per gli stranieri.
I cittadini extracomunitari dovranno infatti sottoscrivere l’Accordo d’integrazione, imparare la lingua italiana e i principi fondamentali della Costituzione per arrivare ai 30 crediti necessari al rinnovo del permesso. Poi, se passati due anni non avranno ottenuto crediti sufficienti, avranno un anno di tempo di proroga o, se saranno pari a zero, scatterà l’espulsione.
Chi vorrà il permesso di soggiorno dovrà, inoltre, pagare una tassa (che varia da 80 a 200 euro) che, nonostante le promesse del nuovo governo, è rimasta la stessa introdotta dall’esecutivo Berlusconi. Ares Niccolai ha intervistato Annarosa Rossi dello sportello migranti della Cgil, che si è detta molto critica sull’introduzione di questo nuovo permesso di soggiorno.