Per la puntata di Fermata provvisoria di questa settimana, arriva ai microfoni di Radio Città Fujiko Paolo Urbani, batterista degli Electric Circus. Questo progetto strumentale nato sette anni fa fonda assieme più generi musicali creando un «Funk psichedelico basato soprattutto sul groove», racconta Paolo.

La band si forma in Trentino alla fine del 2013 come trio e nel corso del tempo collabora con numerosi musicisti che entreranno a far parte del gruppo fino a farlo diventare un sestetto. Nel 2014 pubblicano il primo EP “Evoluzione”, registrato al Metrò Rec Studio di Riva del Garda. A fine 2016 il gruppo parte per un tour negli USA, si esibisce in California, Arizona e Colorado, dove compone e registra “Mike” presso il Dust&Stone Recording Studio di Tucson.

Dal 2017 la base della band si sposta a Torino, dove oltre alla musica i membri degli Electric Circus si interessano di altre forme d’arte. Nasce così “24/7”, un progetto multidisciplinare che comprende musica, poesia, pittura, design e fotografia, pubblicato nell’aprile 2017 in seguito ad una campagna di crowdfunding. L’attività live ha portato la band, con più di 100 concerti all’attivo, a presentare la propria musica in numerose location nel centro e nord Italia tra cui il festival “MEI” di Faenza, “Sarteano Jazz”, “Urbino Plays Jazz”, “Garda Jazz Festival”. Nel suo percorso musicale la band ha aperto il concerto a gruppi del calibro dei “Jethro Tull” e dei “Gogo Penguin”.

Gli Electric Circus e il groove

Nel novembre 2018, in collaborazione con l’etichetta discografica New Model Label esce il loro album “Canicola”, uno dei lavori che riceve più successo da parte della critica. L’album, composto da undici tracce, unisce sonorità provenienti dalla world music, dalla musica jazz, funky, blues e afrobeat. «Questo album, rispetto a quelli precedenti, è caratterizzato soprattutto dal groove. Canicola punta soprattutto sul ritmo», dice Paolo.

La musica degli Electric Circus ricrea attraverso ritmiche studiate nei minimi dettagli un groove definito da loro stessi psichedelico. Nel 2020 esce poi “Canicola Remixed” che è una raccolta di remix dei brani di Canicola, ciascuno dei quali è prodotto da un diverso producer. Parallelamente ad una costante attività concertistica, la band lavora alla creazione di colonne sonore. La musica firmata Electric Circus è stata scelta dal regista Andrea De Giorgio per la serie di documentari “Storie Interrotte”, presentata in Parlamento Europeo nel febbraio del 2019 e pubblicata su Internazionale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A PAOLO DEGLI ELECTRIC CIRCUS:

Articolo precedenteLa perdita di occupazione femminile non è una novità della pandemia
Articolo successivoSista presenta il singolo “Sospesi”, un flusso di pensieri sui cambiamenti