Martedì 25 ottobre Atelier Sì (via San Vitale 69, Bologna) ospita – nell’ambito della programmazione E SI CHIAMA ANIMA – una doppia serata che inizia alle 19.00 presso La Caffetteria del Sì, con la presentazione del libro “Grand Tour sentimentale” di Elisa Casseri, e prosegue alle 21.00 con lo spettacolo di Winter Family Patriarchy, living in eternal lockdown”.

Il patriarcato attraverso l’indagine intima di Winter Family

Per parlarne, abbiamo intervistato Andrea Mochi Sismondi, direttore artistico di Ateliersi. “Grand Tour sentimentale”, edito da Solferino Editore, è un viaggio che si propone di capire lo stato dell’arte dei nostri sentimenti in questi tempi complessi. Vagando tra amori perduti e disastri emotivi, l’autrice Elisa Casseri ha incontrato 90 persone con cui ha parlato di amore, amicizia, sesso ed emotività, senza muoversi da casa, perché l’indagine è nata e si è sviluppata durante il lockdown. «L’autrice non ha lavorato nella nostra bolla in cui scorre un linguaggio comune, ma con uno human network, un mondo molto vasto e divertentissimo da attraversare», spiega Andrea. Una «biografia collettiva sul panorama dello stato emotivo».

A seguire, alle 21.00 verrà presentato lo spettacolo “Patriarchy, living in eternal lockdown”, del duo franco-isrealiano Winter Family, attualmente ospiti della residenza artistica al Sì (Artists in ResidenSì). Andrea li presenta come «straordinari nel porre in relazione il linguaggio drammaturgico e teatrale con quello musicale. Sono sia drammaturghi-attori che musicisti e compositori».
Nello spettacolo, Winter Family, coppia con una figlia anche nella vita, affronta il tema del patriarcato attraverso un’indagine intima, utilizzando la loro vita quotidiana e familiare come campo di osservazione. Durante il lockdown, Ruth ha registrato e trascritto segretamente gli elementi linguistici che riconosceva problematici dal punto di vista dell’assunzione del paradigma patriarcale, ripetuti quotidianamente dal compagno Xavier. Le parole trascritte sono diventate la materia prima di questa performance ibrida tra teatro documentario e concerto metal, che Andrea spiega così: «le frasi e gli elementi linguistici prendono il paradigma della ricerca sul campo: è come se loro avessero fatto di loro stessi sia gli etnografi, sia gli oggetti di osservazione. È una sorta di una riflessione su sé stessi attraverso un processo documentaristico». Lo spettacolo inoltre prende vita attraverso una rielaborazione musicale diretta dallo stesso Xavier. La coppia ha avanzato la «proposta indecente» ad Andrea, sua moglie Fiorenza e suo figlio Marco di essere in scena con loro, e sovrapporre simultaneamente la traduzione italiana del loro testo in francese. Insieme hanno composto questa partitura, con le sei voci che si intrecciano «in un gioco di specchi interessante, sia linguistico che identitario e intimo».
La presentazione del libro è a ingresso gratuito, mentre lo spettacolo prevede un biglietto di 10€ (intero)/8€ (ridotto), disponibili su Vivaticket, oppure nella biglietteria del Sì, il giorno dello spettacolo dalle ore 18.30.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA MOCHI SISMONDI: