Domenica sera al Teatro Duse in scena la grande danza classica con il gala Il Cigno Nero

Sul palcoscenico di via Cartoleria gli spettatori hanno potuto assistere ad un magico connubio tra le proiezioni del video-artista Massimiliano Siccardi e la danza delle étoiles di American Ballet Theatre, Hamburg Ballett, Opéra de Paris, Teatro dell’Opera di Roma e Teatro alla Scala di Milano. Filo conduttore: Il Lago dei Cigni, l’opera frutto alla fine del XIX secolo della collaborazione tra il genio del compositore Tchaikovsky e del coreografo francese Marius Petipa, che da decenni appassiona spettatori di tutto il mondo e che il film Black Swan di Darren Aronofsky ha contribuito a riportare alla ribalta. Durante la serata sono stati proposti molti estratti del celeberrimo balletto: il brano dei quattro cigni all’interno del secondo atto, uno dei movimenti musicali più famosi dello spettacolo e dell’intera produzione di Tchaikovsky, il pas de deux del Cigno Bianco e quello del Cigno Nero, che insieme rappresentano il più completo omaggio ad una prima ballerina chiamata ad essere sia Odette, simbolo di estrema dolcezza e purezza, sia la seducente e malvagia Odile. Il viaggio alla scoperta del balletto è continuato con due coreografie introspettive e raffinate, frutto della creatività del coreografo John Neumeier e un brano de La Sirenetta. Ma il gran gala non è stato dedicato solo alla danza classica, anzi proprio a sottolineare lo stretto rapporto fra i vari stili dell’arte coreutica la serata è stata aperta da Trois Préludes, coreografia di Ben Stevenson che porta sul palcoscenico il costante lavoro di studio a cui si sottopongono i ballerini. Un movimento danzante che anima i corpi e seduce lo sguardo dello spettatore, per un connubio perfetto tra musica e danza, in puro stile neoclassico.

Federica Pezzoli