Parma tra due settimane si troverà senza Sindaco, dopo le dimissioni del primo cittadino del PdL Pietro Vignali, al centro di uno scandalo legato a tangenti e lavori pubblici.

Le dimissioni arrivano dopo mesi di proteste che hanno pian piano coinvolto una fetta sempre maggiore della cittadinanza. In un primo momento Vignali aveva dichiarato di non voler fare il tanto agognato passo, rifiutando di prendersi la responsabilità dell’operato dei funzionari pubblici indagati e a lui legati. Di pochi giorni fa, invece, la decisione di abdicare dalla propria carica (qui testo delle dimissioni), arrivata dopo una richiesta sempre più pressante della cittadinanza, dalle dimissioni di 11 Assessori della Giunta e la notizia di 600 milioni di euro di debiti.

Ares Niccolai, con la collaborazione di Teresa Malice, ha chiesto un commento alla vicenda a Giorgio Pagliari, ex capogruppo del PD nel consiglio comunale parmense e possibile candidato sindaco per il Centro Sinistra.

La città è indignata nella sua profondità. Noi opposizione abbiamo cominciato a segnalare questa situazione quattro anni fa. Il modello di mala gestione, della visione clientelare e della concezione privatistica del potere pubblico era già chiaro quando noi denunciavamo i permessi per costruire in deroga, le assunzioni dei dirigenti in violazione delle norme. E’ un modello che ripercorre quello romano. Con la chiusura dell’epoca del centrodestra a Parma termina la politica delle decisioni spettacolo, del consenso cercato con l’immagine. Le prossime elezioni dovranno essere per il PD responsabili e aperte: questo governo è nato come parte della città e non come corpo estraneo. Il Comune deve tornare ad essere l’interesse di tutti, senza escludere nessuno ma con la politica che fa la sintesi migliore.

Enrico Arillo del Popolo Viola di Parma, che ha avuto parte attiva nel movimento di piazza che ha poi portato alle dimissioni del sindaco.

Le dimissioni sono stata una liberazione. Tanti comitati di cittadini le chiedevano da tanto tempo, gli ultimi due anni son stati disseminati di scandali, l’ultimo il caso Bonsu. Durante la protesta ogni giorno si aggiungevano i cittadini. Noi ora chiediamo alla prossima Giunta un impegno contro la corruzione. Ora stiamo preparando una serie di assemblee sulle richieste da proporre ai candidati. Questa vicenda almeno ha avvicinato le persone alla politica.