Tra i dati più interessanti delle elezioni amministrative nella provincia di Bologna c’è sicuramente il risultato della lista civica San Pietro pubblica e solidale, che ha ottenuto il 20,29% dei consensi. Il suo candidato sindaco, Renato Rizz, non indosserà la fascia tricolore, che viene confermata alla lista sostenuta dal Pd con il neo primo cittadino Alessandro Poluzzi (44,03%), mentre il centrodestra guidato da Marco Nanetti si ferma al 35,68%.
Ciò che ha fatto Rizz con la sua squadra, però, è stato triplicare in cinque anni i dati delle precedenti comunali, quando la lista L’Altra San Pietro si era fermata al 6,8%.
La sinistra unita che triplica i voti: il caso di San Pietro pubblica e solidale
Per spiegare ciò che è accaduto a San Pietro in Casale è necessario un po’ di contesto. L’Amministrazione uscente, a guida Pd, ha prodotto un buco di bilancio di oltre 4 milioni di euro e la ricetta per scongiurare il commissariamento del Comune è lacrime e sangue. In particolare, alcune sezioni della scuola materna sono state statalizzate, viene chiusa una sezione del nido e la biblioteca dei ragazzi accorpata con quella degli adulti.
Data la situazione, la vittoria del centrosinistra non appariva così scontata e la lista civica del Pd ha infatti perso ben 19 punti percentuali. A salire è stata anche l’astensione: a votare è andato il 62,76%, contro il 70,89 delle precedenti elezioni comunali.
Come ha fatto, quindi, la lista San Pietro pubblica e solidale a raggiungere il 20% dei consensi e a triplicare il numero di voti? «Siamo arrivati a questo risultato perché al mio fianco c’erano persone giovani e competenti – spiega ai nostri microfoni Rizz – con la passione per la politica e convinte che il paese abbia diritto a qualcosa di meglio».
Oltre al candidato sindaco, che nel precedente mandato è riuscito a farsi conoscere con la sua attività di opposizione, è anche la squadra proposta che è risultata convincente a molti elettori.
Nello specifico, la lista civica San Pietro pubblica e solidale è riuscita a mettere insieme tutte le sensibilità del variegato mondo della sinistra, ottenendo il sostegno di liste che altrove si presentano in competizione, come Avs, Ptd e PaP.
«Abbiamo creato un modello, valido non solo per la Bassa bolognese, ma anche per altri territori – osserva Rizz – Ora speriamo che, dopo l’entusiasmo iniziale, la sinistra resti unita nei momenti di calma, dove solitamente inizia a dividersi».
Nel Consiglio comunale, però, la lista promette un’opposizione vigile e propositiva, poiché l’obiettivo è il bene della cittadinanza.
Sono proprio le parole chiave contenute nel nome – “pubblica e solidale” – i punti di forza della formazione. «Come accaduto in Romagna con l’alluvione l’anno scorso – sottolinea Rizz – è importante che nei momenti di difficoltà, come quelli che affronteremo per dieci anni (tanto dura il piano di rientro dal dissesto di bilancio, ndr) venga messa in campo la solidarietà».
Un primo momento critico, secondo il leader della lista, si verificherà già a settembre, con la riapertura delle scuole. La ricetta per ripianare il buco, infatti, avrà probabilmente un impatto sui piccoli scolari, mentre lo ha già prodotto a livello lavorativo, poiché la chiusura del nido ha portato a 12 esuberi.
ASCOLTA L’INTERVISTA A RENATO RIZZ: