Monte Sole e Marzabotto si preparano a ricordare il 78° anniversario dell’eccidio nazifascista del 1944. E lo fanno guardando all’Ucraina lanciando un «messaggio di pace e di dialogo, perché solo così possiamo far tacere le armi e far ragionare le diplomazie». A dirlo è Valter Cardi, presidente del Comitato per i caduti di Marzabotto, che questa mattina in Città metropolitana a Bologna ha presentato il calendario delle iniziative che accompagnano la commemorazione del prossimo 2 ottobre.
«Purtroppo siamo ancora qui a parlare di questa brutta guerra in corso, pericolosissima per il mondo intero – afferma Cardi – da Monte Sole e Marzabotto arriva un messaggio forte di pace. Purtroppo la storia si ripete e noi lavoreremo intensamente, coinvolgendo anche altri luoghi internazionali che hanno avuto lo stesso martirio di Marzabotto, per lanciare questo messaggio. Per noi la pace si costruisce lavorando ogni giorno, e non con le armi».

Le celebrazioni del 78° anniversario dell’eccidio di Monte Sole

Quest’anno, inoltre, Marzabotto ospiterà una delegazione francese da Oradour-sur-Glane, cittadina che fu teatro a sua volta di un massacro nazista nel giugno 1944: furono uccise 642 persone e il paese fu dato alle fiamme. «Avviamo un patto di amicizia, con l’obiettivo che diventi un gemellaggio – spiega Andrea Marchi, vicepresidente del comitato – perché le comunità dialoghino in vari campi e costruiscano una rete di luoghi dove la pace viene agita nella storia e non è solo una bandiera da portare nelle manifestazioni».

La delegazione francese da Oradour-sur-Glane arriverà a Marzabotto dopodomani, venerdì 30 settembre, che visiterà i luoghi dell’eccidio e la Scuola di Pace di Monte Sole. Il giorno dopo è invece in programma al mattino un workshop internazionale che metterà a confronto le due esperienze, mentre al pomeriggio una tavola rotonda sulle stragi nazifasciste con altri luoghi della memoria in Italia (Sant’Anna di Stazzema, Casa Cervi, Risiera di San Sabba e Fossoli).

Domenica 2 ottobre ci sarà poi la cerimonia ufficiale: sul palco saliranno Cardi, la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, e Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, che è stato invitato a Marzabotto «nel 40esimo anniversario della morte di suo padre – precisa il presidente del comitato – a Monte Sole non dimentichiamo nulla e nessuno». Le orazioni ufficiali saranno precedute dalla deposizione delle corone al sacrario dei caduti e dalla messa celebrata dal cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, presidente della Cei.

Montesole e il nuovo governo

La futura premier Giorgia Meloni potrà venire un giorno a Monte Sole? «Perché no. Se viene a rendere omaggio alle vittime, sì. Ma se viene per scopi politici, forse no», osserva Cardi. Per le celebrazioni dell’eccidio è inevitabile ci sia un riflesso anche elettorale, vista la vittoria alle politiche della destra con Fratelli d’Italia.
«È evidente che una preoccupazione c’è – dice Cardi – però gli italiani hanno voluto che questo fosse il governo e noi ci affideremo a questo Governo facendo sentire forte la nostra voce e le nostre ragioni. Ci confronteremo senza paura, dicendo quello che è il nostro messaggio di pace e augurandoci che lavorino per il Paese e non per loro stessi».

Il presidente del Comitato dei Caduti di Marzabotto aggiunge: «Penso che la memoria non si possa cancellare. È chiaro che qualche preoccupazione c’è, ma noi siamo aperti e disposti a discutere e a confrontarci con tutti, perchè i fatti non possono essere smentiti. E quindi, anche se saremo distanti come idee politiche, credo però che il confronto tra persone civili debba continuare. Non possiamo chiuderci in noi stessi e non confrontarci con chi non la pensa come noi».

ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONE FABBRI, PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI PACE: