La modernità del fumetto ha creato un dibattito politico e un bel po’ di polemiche tra il il  PCI degli anni ’50 e Pioniere di Rodari , un’esperienza a rischio di fuoco amico sul come parlare ai giovani

In una lettera su Rinascita del 1951 la deputata comunista Nilde Iotti si scaglia contro i fumetti, accusati di essere un frutto degenerato del capitalismo americano, di portare i giovani alla violenza e di sviarli dalle sane letture dei classici della letteratura (vedi l’immagine con qualche passaggio di questa invettiva comparsa su Rinascita del 1951)

Gianni Rodari stesso prese carta e penna per scrivere al segretario del PCI Togliatti, difendendo le strips così amate dai ragazzi e sostenendo che i fumetti non sono solo portatori di violenza e sciocca distrazione, ma possono anche raccontare una nuova cultura impregnata di fratellanza e pace. Una polemica che oggi ci  apparire ingenua ed anacronistica. Ma siam proprio sicuri che la cosa non si riproponga anche oggi nel dibattito sui giovani d’oggi e i loro comportamenti, con diversi aggettivi ma contenuti simili nella sostanza, guardando il dito anzichè la luna ?

Nella trasmissione ascolteremo esperti e storici a confronto su questo odio/amore della sinistra verso i balloons.

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