Giovedì 31 marzo è iniziato il tour dei Ministri che anticipa l’uscita del nuovo album “Giuramenti”. Il gruppo passerà per Bologna il 24 aprile per suonare all’ Estragon Club.

I Ministri come corrieri per condividere la musica con i fan in un modo inedito e intimo

“Giuramenti” è il settimo album dei Ministri – trio composto da Federico Dragogna (paroliere, chitarra e cori), Davide Autelitano, detto “Divi” (voce e basso) e Michele Esposito (batteria) – la cui uscita è prevista il 6 maggio; il titolo rimanda ad un giuramento di fedeltà umano e necessario in un momento come quello che stiamo vivendo, molto delicato per la musica. In questa direzione procede il singolo “Scatolette”, che anticipa il nuovo album e viene presentato sulla pagina Instagram della band come «una canzone amara, che parla di tutte le luci che si sono spente, di sogni, di giuramenti e di tradimenti, di dignità e di compromessi. Parla di musica insomma, sacra o leggera che sia e di come ancora speriamo che possa salvarci». “Scatolette” racconta la crisi della musica che era un angolo di libertà e indipendenza in un mondo che si preoccupava solo di guadagnare, quella musica che sembrava “poterci salvare”: «“voi ci volete comprare, noi ci vogliamo salvare” esprime il patto tra chi vuole fare musica oggi e quel che ne rimane della discografia, all’ombra di luci che si spengono e di crepe che attraversano da parte a parte quello che prometteva di essere un paradiso». Il video stesso del singolo è carico di significato: travestiti da corrieri, i tre componenti della band, hanno attraversato il Nord Italia in furgone per consegnare a domicilio un pacco contenente una canzone inedita – da riproporre di volta in volta nei concerti – da non diffondere sulle piattaforme social e streaming. Si è creato così un clima di intimità con i fan, un nuovo modo di condividere la musica con un gesto di amore verso il proprio pubblico, di libertà piuttosto che di provocazione.

Il 31 marzo è stata, inoltre, la data che ha segnato la fine dello stato di emergenza, i Ministri sui loro profili social hanno celebrato la coincidenza con queste parole: «vogliamo vedere i live club in cui siamo cresciuti splendere di nuovo e le persone fidarsi le une delle altre e lasciarsi alle spalle quando entrano le paure che ogni giorno ci fanno sentire un nodo alla gola e una nuvola in fondo agli occhi. Detta così sembra un sogno irraggiungibile, e invece era semplicemente quello che succedeva quando si andava a un concerto».

L’intento di “Scatolette” è di rendere noto a quante più persone possibili la situazione attuale in cui vige la musica, una ballad in cui la rabbia e le urla lasciano spazio alla riflessione. Il messaggio che i Ministri vogliono lanciare è: non è facile vivere di musica ma se essa è passione bisogna continuare a praticarla.

Intervista di The Festivals Backpack

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