Una delle più promettenti novità del rock-blues italiano

Un anno fa, la mezzanotte tra il 20 e il 21 aprile 2023 i Gemini Blue pubblicavano Players Will Play, Lovers Will Pay, uno dei dischi più innovativi, freschi e ispirati di un genere che può apparire, a prima vista, tra i più statici e refrattari al cambiamento, ovvero il blues rock. Ospiti per le prime due serate di X Factor 2023, per venir poi eliminati (ingiustamente, a mio parere) da Ambra Angiolini, il duo originario del Lago di Garda, formato da Osasmuede Aigbe e Giacomo Sansoni, non si perde d’animo e pubblicano un disco che risente di influenze geograficamente lontane quanto possono esserlo il delta blues di Robert Johnson o la musica tradizionale africana, e vicine come i Bud Spencer Blues Explosion di Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio. Da questi ultimi, i Gemini riprendono sicuramente l’aspetto di ricerca sonora: l’album infatti ha un sound denso, d’impatto, e si avvale di molteplici tracce di chitarra ed un uso raffinato di distorsioni ed altri effetti chitarristici per valorizzare i due musicisti.

Gemini Blue: I brani

Sin dalla prima traccia, Losing Touch, i Gemini Blue irrompono con un sound imponente ma allo stesso tempo curato, che alterna sfuriate distorte ed incalzanti a momenti di calma introspettiva, con sequenze di accordi di ispirazione quasi jazz. Emerge subito il dialogo molto ragionato tra chitarra e percussioni, cifra stilistica che caratterizza tutto l’album e che lo eleva molto al di sopra della somma delle due parti. Sebbene dunque l’attenzione del gruppo sia senza dubbio focalizzata soprattutto sulla sezione strumentale, anche la voce di Aigbe trova spazio per brillare, ad esempio nella ritmata Alternatives, primo singolo dell’album ed uno dei momenti più melodici del disco.

Si prosegue con l’incisiva title track, Players Will Play, Lovers Will Pay, pezzo particolarmente distorto dell’album che mette in risalto l’anima più vicina all’hard rock del duo. Sebbene questa alternanza tra brani energici ed altri più tranquilli ed atmosferici (come ad esempio Dreaming), tutto l’album è uniformemente pervaso da un mood fumoso, che mira a trasportare la mente dell’ascoltatore in un bar di periferia con una birra sottomano. CImmagine Gemini Blueomplice nella creazione di questa atmosfera è la tendenza all’uso di sovra-incisioni, effetti e cori per riempire lo spazio sonoro, facendo quasi dimenticare che a suonare siano sole due persone. La strumentale One Way è un esempio particolarmente riuscito in questo senso. Il disco termina con l’unica canzone cantata in italiano, Calicanto, che vede come ospite la voce di Greta Bulgari, che si intreccia armoniosamente con quella di Aigbe, qualitativamente innalzando il reparto vocale, comunque già buono nei brani precedenti.

A un anno dall’uscita, Players Will Play, Lovers Will Pay si conferma un disco molto innovativo nel genere blues, che, sebbene sia un debutto da parte dei Gemini Blue, si fa notare per la cura ed attenzione che dedica al suo sound ed atmosfera.

Olmo Bassignani