L’incontro con i familiari di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Pino Uva ed Aldo Bianzino nel Festival Sociale delle Culture Antifasciste. Nasce l’associazione di sostegno.
Alle 19 di sabato, nella rassegna “Bolognetti on the rocks”, a Vicolo Bolognetti, si svolgerà “Non mi uccise la morte ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte”, l’incontro con i famigliare delle vittime delle divise, organizzato all’interno del Festival Sociale delle Culture Antifasciste.
L’incontro nasce dalla convinzione che le morti per mano delle divise non sono solo affare dei familiari, ma di tutta la società civile che deve farsi carico di battaglie di civiltà, affinché non passino come normalità quegli abusi di potere che spesso si fanno su chi viene considerato un senza diritti e probabilmente “un senza familiari” come migranti,senza fissa dimora, tossicodipendenti, categorie sociali che con un processo di “inferiorizzazione” diventano capri espiatori che scacciano le paure costruite dallo Stato attraverso i media.
Da questo presupposto si partirà poi per parlare della costituzione di un’associazione a sostegno dei familiari e delle recenti buone notizie che riguardano i processi in corso.
Ascolta l’intervista ad Alle, uno degli organizzatori.