Gli autobus di 18 metri che collegano la stazione di Bologna a Fico trasportano in media 6 persone a corsa. I dati emersi da un accesso agli atti di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che attacca: “Flop gigantesco, costato alla Regione 3 milioni di euro. Meglio utilizzare i bus per i pendolari”.

Nessuno, o quasi, va a Fico in autobus e l’investimento della Regione Emilia Romagna, che per acquistare quei mezzi ha speso 3 milioni di euro, si configura come uno sperpero, a cui si aggiungono i soldi sprecati per far compiere agli autoarticolati di 18 metri corse semideserte tra la stazione di Bologna e la “Disneyland del cibo”.
I dati emergono da un accesso agli atti compiuto dal M5S in Regione proprio sul traffico di passeggeri durante le corse verso la mega-struttura inaugurata lo scorso novembre.

“Secondo i dati che ci sono stati forniti – spiega Silvia Piccinini, consigliera regionale pentastellata – dal 15 novembre al 31 dicembre del 2017 le persone salite a bordo delle 3.262 corse da e per Fico sono state appena 20.536, con una media di 6,3 passeggeri per viaggio“.
Dai dati forniti da Tper, infatti, nei primi 47 giorni di apertura del parco commerciale i biglietti cartacei venduti attraverso prevendite sono stati 11.687, quelli online 3.400 mentre le vendite a bordo dei bus hanno toccato quota 5.449, per un totale di 20.536 biglietti che vanno però spalmati per le oltre 3mila corse realizzate nello stesso periodo.

“Nei prossimi giorni – fa sapere la consigliera – depositeremo una risoluzione per chiedere che questi autobus vengano destinati alle altre linee della città. A fronte di un numero così basso di utenti, che non basterebbe per attivare nemmeno uno scuolabus, non capiamo il perché Tper debba continuare a sprecare risorse che possono essere utilizzate certamente meglio”. Quei mezzi, secondo il M5S, servirebbero a migliorare i viaggi di migliaia di pendolari che ogni giorno si muovono sui bus di Bologna.

Quanto alla tipologia di mobilità che, sia i vertici di Fico, sia le Amministrazioni pubbliche hanno voluto privilegiare, è evidente che la scelta punta sul trasporto privato su gomma.
“Anche il prezzo non aiuta – osserva Piccinini – perché la corsa costa 7 euro e non è alla portata di tutti. E in ogni caso, io che l’ho visitato, Fico non è così attrattivo”.

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