In occasione della Giornata Mondiale contro la Povertà, l’associazione Avvocato di Strada organizza il primo festival dedicato ai diritti delle persone senza dimora. Dal 15 al 17 ottobre, nell’Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa e online, si svolgerà infatti la prima edizione di “Homeless More Rights”.
Ben 17 ore di dibattiti sui temi del diritto alla salute, immigrazione, discriminazioni, diritto alla casa e giustizia sociale, con l’intervento di avvocati, docenti universitari, sociologi, assistenti sociali, esperti di settore, rappresentanti delle associazioni e giornalisti.

I diritti dei senza dimora in un festival: è “Homeless More Rights”

«Tratteremo temi che forse non si ascoltano moltissimo nel dibattito italiano, che riguardano non solo le persone senza dimora ma chiunque si trovi in difficoltà», spiega ai nostri microfoni Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di Strada. Mumolo riporta i dati dell’Istat, secondo cui in Italia dopo la pandemia ci sono un milione di persone povere in più. «Le persone che sono finite in strada sono aumentate e noi dobbiamo in qualche maniera attrezzarci – continua il presidente di Avvocato di Strada – Per esempio se il Covid qualcosa ci ha insegnato è che il diritto alla salute non è soltanto un diritto individuale, ma è un diritto collettivo e se una persona povera non viene curata il problema non è solo suo, ma è un problema collettivo».

Tra gli ospiti del festival “Homeless More Rights” ci saranno Don Luigi Ciotti (Gruppo Abele – Libera), Rossella Miccio (Emergency), Cristina Avonto (fio.PSD), Andrea De Bonis (UNHCR) e Mario Perrotta (attore, regista e scrittore).
Insieme a loro tanti professionisti di vari settori che lavorano a contatto con le persone senza dimora e i cui interventi conferiranno anche un carattere formativo al festival. Non a caso l’iniziativa è accreditata presso il Consiglio Nazionale Forense e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Emilia-Romagna e consentirà ad avvocati, praticanti avvocati e assistenti sociali di vedersi riconosciuti i crediti formativi professionali richiesti dagli organi di appartenenza.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANTONIO MUMOLO: