Le forze dell’ordine hanno sgomberato il “Community Center” di Hobo, lo spazio dell’Università in via Filippo Re. Il collettivo chiama a raccolta i solidali. Tensioni con le forze dell’ordine e traffico bloccato. Occupato il Rettorato. Arrestato uno studente. GUARDA LE FOTO E IL VIDEO.

Non aveva nemmeno un mese il “Community Center” di Hobo, lo spazio di proprietà dell’Università di Bologna che il collettivo studentesco aveva occupato poche ore prima della sua inaugurazione da parte del Rettore.
Le forze dell’ordine stanno infatti sgomberando la struttura di via Filippo Re, su ordine della Procura che ha emesso un sequestro preventivo urgente dello stabile.
Nel frattempo gli attivisti del collettivo stanno chiamando a raccolta simpatizzanti e solidali e promettono che non finirà qua.
Dopo lo sgombero del nuovo studentato “Taksim” della settimana scorsa, prosegue quindi il pugno di ferro annunciato dal sindaco di Bologna Virginio Merola.

Per Loris Narda, del collettivo, quello di stamane in via Filippo Re, “è uno spettacolo surreale, con la presenza di numerose camionette delle forze dell’ordine, simbolo di una militarizzazione della zona universitaria, che non si vedeva da anni.”

Narda accusa direttamente il rettore Dionigi, colpevole di una gestione da “uomo solo al comando” che “preferisce investire nel progetto Staveco piuttosto che in mense e borse di studio. L’attivista, che definisce lo sgombero di oggi “l’ennesimo attacco all’Università” promette una giornata calda e sottolinea che “quello che accadrà oggi avrà Ivano Dionigi come unico responsabile.

Nel corso dello sgombero si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Alcuni ragazzi del collettivo hanno tentato di forzare il blocco composto dagli agenti, ricevendo spinte con scudi e manganellate. Il traffico su via Irnerio è stato bloccato.
IL VIDEO DELLE CARICHE

La protesta degli attivisti di Hobo prosegue da questa mattina e ora il collettivo ha occupato il Rettorato.