Willie Peyote si unisce per la prima volta ai Savana Funk per un tour di cinque date nel centro e nord Italia. Abbiamo intervistato Aldo Betto della band per farci raccontare com’è l’umore prima della partenza.
Cinque date in Italia per i Savana Funk accompagnati da Willie Peyote
Il tour inizierà il 23 marzo a Trento e toccherà poi Milano, Roma, Roncade, per finire al TPO di Bologna il 1 aprile. Betto racconta che la collaborazione con Willie Peyote inizia dal loro incontro a un evento di beneficenza a Torino, a settembre dello scorso anno: insieme all’amore è nata la promessa di rifarlo, magari un po’ meglio, con più tempo e più prove. Due mondi musicali che sembrano molto diversi, ma sono accomunati dall’attenzione alle tematiche sociali e dalla priorità per il groove.
«La scaletta è una bomba!», assicura Betto: inediti creati apposta per l’occasione, dei mash-up tra brani dei Savana e di Willie, alcuni pezzi di quest’ultimo completamente riarrangiati, e due cover improbabili (senza fare troppi spoiler, rivestiti di una veste afro, «sembra assurdo ma funziona tantissimo»). La volontà di pubblicare gli inediti o qualche brano in versione live c’è, anche se «tra il dire e il fare c’è sempre un po’ di distanza».
Ghibli, l’ultimo album dei Savana Funk, è uscito ad ottobre 2022, ed è «la naturale prosecuzione di Tindouf, quello precedente»; è stato accompagnato da un tour in tutta Italia che ha avuto molto successo (a giugno hanno aperto il concerto dei Red Hot Chili Peppers al Firenze Rocks), e che proseguirà quest’estate in Italia e all’estero – Betto anticipa che apriranno anche qualche concerto dei Nu Genea. Nell’attesa di partecipare a questa bellissima esperienza Betto ci consiglia due ascolti: Ghibli, nella nuova versione The Donkey Sessions, più acustica, che ospita anche il musicista bolognese Giovanni Tamburini, e Lipari, traccia dal sapore estivo che è uscita da poco come remix con il musicista Gaudi. Un’ultima cosa ci vuole dire il nostro Aldo: «vogliamoci bene tutti quanti, c’è bisogno di quello».
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