Proteste degli studenti del Copernico contro il progetto di recintare la scuola per impedire che di notte vi dormano dei senzatetto. “Non si risolve il problema alzando un muro”.
Gli studenti del liceo Copernico di Bologna hanno dato una lezione di civiltà e accoglienza alla città. Questa mattina, infatti, sono scesi in strada per difendere alcuni senza tetto che, di notte, trovano riparo nell’area esterna della scuola.
L’Istituto scolastico aveva pensato di risolvere il problema costruendo una recinzione che impedisse l’accesso alla zona che circonda la scuola. Decisione che non è piaciuta agli studenti che sottolineano invece come il problema dei cittadini senza fissa dimora non si risolva alzando un muro e semplicemente cacciandoli.
I liceali prima hanno dato vita ad un picchetto davanti all’Istituto scolastico, poi sono partiti in corteo verso la sede della Provincia, in via Zamboni. Lungo il tragitto hanno bloccato il traffico a Porta San Donato, mentre, giunti a destinazione, gli studenti si sono seduti per terra reclamando un incontro, che effettivamente c’è stato. L’assessore provinciale al Bilancio e Lavori pubblici Bernardetta Chiusoli ha spiegato ai ragazzi che la Provincia deve tutelare la sicurezza attorno agli edifici di sua proprietà.
Intanto da Piazza Grande, associazione che si occupa di senza fissa dimora, è arrivato il plauso all’operato dei ragazzi: “Apprezziamo il senso civico dimostrato dagli studenti – si legge in una nota dell’associazione – Dichiarazioni come quelle rilasciate dagli studenti sono indice di una coscienza civica non sempre scontata e diffusa tra i loro concittadini adulti, crediamo sia importante sottolinearlo in un momento in cui le manifestazioni studentesche sono oggetto di criminalizzazioni e banalizzazioni mediatiche”.