Il 2020 è stato sicuramente un anno estremamente particolare, che ha messo in risalto alcuni temi della nostra vita quotidiana cui facevamo poco caso, spesso a discapito di altri. Con l’avvento della pandemia le prime pagine dei quotidiani si sono focalizzate su diversi aspetti, dalla crisi economica alla chiusura delle aziende. Di conseguenza, si è parlato sempre meno della crisi ambientale che si fa sempre più preoccupante e della necessità di dare una svolta alla nostra società e al nostro modo di vivere. È un errore di fondo per diverse ragioni, dato che proprio la green economy può diventare un salvagente prezioso per uscire dalla pandemia e dalla crisi scaturita da questa emergenza, soprattutto quando facciamo riferimento alla crescita delle imprese.

La green economy può salvare le imprese

Con il lockdown e la chiusura delle attività, si è vista per la prima volta – fra le varie conseguenze – una netta riduzione delle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera. In sintesi, si respira aria più pulita, per via del fatto che durante il periodo di marzo e aprile quasi nessuno ha potuto usare l’auto, e molte delle fabbriche sono rimaste chiuse e inattive. Questo ha permesso al pianeta di respirare, e agli italiani di capire la grande importanza dell’ecosostenibilità. Come si incastra questo discorso con le imprese? La green economy, se approvata dalle aziende, può avviare un vero e proprio processo di rebranding del marchio. In altri termini, i consumatori sapranno che si tratta di un’azienda green e sostenibile, e quindi la preferiranno nel momento di scegliere quali prodotti o servizi acquistare. Chiaramente la green economy va oltre il mero fatturato, che resta comunque fondamentale per rialzare la testa dalla crisi e per crescere. Il green, infatti, conta per via del suo impatto positivo sul pianeta, e di riflesso sulla nostra qualità di vita.

Le strategie green per risparmiare

C’è un aspetto del green non ancora evidenziato a sufficienza: puntare sul verde aiuta anche a risparmiare, perché si riducono ad esempio gli sprechi energetici. Questo, però, non implica per forza che le aziende debbano spendere enormi budget per l’installazione di pannelli solari per un impianto fotovoltaico o termico. Attualmente, si possono infatti trovare anche online diversi contratti di luce e gas per aziende che permettono di usufruire solamente di fonti rispettose dell’ambiente. Quali sono le altre strategie utili dare una svolta green al proprio marchio? Puntare su un packaging ecosostenibile dei propri prodotti, ad esempio, e rinunciando dunque alla plastica optando per i materiali riciclati e facilmente smaltibili. È importante poi investire nel taglio degli sprechi in azienda e negli uffici, facendo attenzione ai consumi di luce, gas e acqua. Inoltre, si consiglia di concentrarsi anche sul riciclo e sulla corretta differenziazione dei rifiuti, investendo in progetti ecosostenibili e finanziandoli per ottenere così un ritorno in termini di brand.

Far convivere crescita aziendale e svolta green non è solamente possibile, ma anche auspicabile in questi anni: con i consigli appena visti, sarà ancora più facile riuscirci.