“Gioia e rivoluzione. Rock e ribellione nella Bologna di fine anni ‘70” inserito all’interno della programmazione culturale della Soffitta 2022 – Bologna Crocevia di Culture, prevede tre appuntamenti presso il DAMSLab/Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini, 5b – Bologna) che intendono approfondire la ricca scena culturale dei gruppi musicali bolognesi, formatasi intorno al Movimento del ‘77.

Il Rock Bolognese protagonista di un’epoca

Il ciclo di incontri è iniziato con i Gaznevada, band simbolo della irruenta scena del rock avant garde italiano che ha raccontato la storia del gruppo e regalato un inedito dj set con materiale d’epoca e proseguirà giovedì 14 aprile alle ore 19:00 ospitando il Confusional Quartet, gruppo particolare poiché solo strumentale. Il curatore dell’evento, Pierfrancesco Pacoda, ricorda come la band teorizzasse un suono esclusivamente strumentale, lontano dalle consuetudini punk dell’epoca che diceva «tutti possono fare musica al di là del saper suonare uno strumento». L’ultimo incontro ci sarà il 12 maggio e avrà come protagonisti gli Skiantos che, per l’occasione, presenteranno anche un brano inedito su testi di Pier Vittorio Tondelli. Pacoda motiva, inoltre, la scelta del titolo “Gioia e rivoluzione”: «l’espressione ci piaceva molto perché sintetizza quella che è stata la scena della Bologna rock fine anni Settanta: da un lato sono stati gli anni della ribellione giovanile, un momento di scontro politico molto alto che andava in scena in città; dall’altro questa grande energia studentesca che si tradusse poi negli scontri di piazza produsse una straordinarietà vitalità creativa soprattutto nella musica». La gioia si riferisce proprio a questo clima in cui la colonna sonora dell’aspirazione alla rivoluzione era proprio la musica, la festa, il piacere dello stare bene e del divertirsi in cui Bologna vedeva la nascita del nuovo rock italiano, della musica demenziale e del punk.

Il Confusional Quartet è stato uno dei gruppi protagonisti della scena della musica d’avanguardia emersa nella Bologna di fine anni Settanta, Marco Bertoni (pianoforte) ed Enrico Serotti (chitarra), racconteranno il loro suono e la stretta relazione con la realtà sociale e politica della Bologna di fine anni Settanta, regalandoci un live set con i brani classici del gruppo. Secondo la rivista Rolling Stone, “Confusional Quartet” è al numero tre della classifica dei migliori album new wave italiani di sempre.

Pacoda ricorda che «questi incontri non hanno un carattere nostalgico perché l’aspetto interessante di questa musica è la sua straordinaria attualità, il fatto che ancora oggi molti gruppi dichiarano apertamente il loro essere influenzati dai Gaznevada, piuttosto che dal Confusional Quartet, non parliamo poi degli Skiantos. Sono dei racconti in cui cerchiamo di ricostruire un’epoca straordinariamente affascinante e poco conosciuta dai ragazzi più giovani e dopo la chiacchierata c’è sempre un live». Dunque, il dialogo con gli invitati si alternerà all’ascolto di brani musicali, proiezioni di materiale d’archivio, video e musica dal vivo.

Ingresso libero previa iscrizione su www.damslab.unibo.it

ASCOLTA L’INTERVISTA A PIERFRANCESCO PACODA: