Saranno 80 le squadre che giocheranno insieme dall’8 al 10 luglio alla prima edizione dei Giochi Antirazzisti, in programma a Bologna, al centro sportivo Bonori, a fianco al Parco Nord.
Tre giorni all’insegna dello sport, ma anche di musica, incontri e socialità per dire no al razzismo, al sessismo e alle discriminazioni. «L’obiettivo è depotenziare lo sport verso il gioco – osserva Carlo Balestri, uno degli organizzatori – riducendo la competizione e aumentando l’inclusione».

Regole, incontri e socialità: come i Giochi Antirazzisti abbattono le discriminazioni 

Lo sport moderno è nato proprio come metafora della guerra, con le nazionali che si fronteggiano per affermare la supremazia delle rispettive nazioni. Da questa constatazione i Giochi Antirazzisti partono per tentare un’operazione contraria, che renda lo sport un momento di scambio e inclusione.
Per farlo, i vari tornei sportivi, dal calcio alla pallavolo, dalla pallacanestro al rugby, hanno regole modificate che penalizzano l’eccessivo agonismo e la competizione. Innanzitutto le squadre sono miste, sia per genere che per età e capacità. E, di fronte a grandi divari tecnici, la squadra penalizzata potrà aggiungere giocatori.
Anche il punteggio tiene conto di queste riflessioni per cui, oltre ai risultati sul campo, vengono assegnati punti per il fair-play e l’antirazzismo.

I temi dell’antirazzismo e dell’antisessismo non verranno declinati solo sui campi. La manifestazione, infatti, prevede anche momenti di incontro e di dibattito, come quello di sabato pomeriggio che si concentrerà sulle disparità di trattamento dell’Ue nei confronti dei profughi di diverse provenienze. O come il ricordo, alle 12.00 di domenica, di Sahar Khodayari, ragazza iraniana che ha deciso di darsi fuoco dopo essere stata condannata per la sua passione sportiva che la portava allo stadio a seguire la squadra del cuore.
Venerdì, invece, Lo Stato Sociale realizzerà un Reading sui testi del sociologo Mauro Valeri.

La parte musicale prevede anche il concerto della band ska casertana RCF (venerdì 8) e una parata-concerto di musica brasiliana (sabato 9).
Ai Giochi Antirazzisti ci sarà anche la proiezione del film di Enza Negroni, “La prima meta“, che racconta la storia di Giallo Dozza, la squadra di rugby formata dai detenuti del carcere cittadino, ma anche la presentazione del libro “A Skeggia” e del progetto Roller Derby.
Tra le curiosità, anche partite ed esibizioni di Quidditch, spot assai conosciuto dai fan di Harry Potter.

ASCOLTA L’INTERVISTA A CARLO BALESTRI: