Sabato 9 marzo Giancane salirà sul palco del Locomotiv Club per una festa: dieci anni dall’uscita del suo primo EP, Carne. E la voglia di stare con il suo pubblico.

Abbiamo raggiunto Giancane al telefono per farci raccontare come ha vissuto questo decennio di carriera: dieci anni dall’uscita di Carne, tre album in studio, due colonne sonore, tantissimi live. Mentre preparava con maestria una sigaretta con la gentilezza che lo contraddistingue Giancane ci ha messo subito a nostro agio. Una cosa che nei suoi live passa al pubblico e che traspare anche nella chiacchierata: Giancane è genuino, diretto, e sicuramente “uno di noi”. Lo fa capire mentre ci racconta del live che ha pensato per sabato e in particolare che ha adottato come modus operandi: sul palco si sta per divertirsi e anche per accogliere qualche spunto per improvvisare. Nei live si inizia in due e si finisce in cinque, si ospitano amici che sono tra il pubblico.

Un decennio che non ha scalfito la grande capacità di Giancane di raccontare quello che lui, e anche tutti noi, vive tutti i giorni: non l’amore, che come ci dice lascia ad altri artisti, ma anche e soprattutto l’incazzatura per quello che non va nella società, o in quello che la nostra generazione vive. Proprio per quello alcune delle canzoni sono ancora (purtroppo, ci tiene a sottolineare) ancora attuali, come ad esempio “Ma tu no”.

Ci sarà anche questa canzone nella scaletta di sabato? Non ci è dato sapere, ma Giancane è rassicurante: la scaletta cambia sempre, c’è da divertirsi. E quindi forse troveremo anche brani dalle colonne sonore di Strappati lungo i bordi e Sei in in paese meraviglioso, le due web series per cui ha creato la colonna sonora. Ce ne parla come di un’esperienza nuova, che si unisce a quella di chitarrista prima (con Il Muro del canto), di cantautore, produttore, fonico da una vita. Insomma, la musica è il pane quotidiano di questo cantautore che forse non se ne accorge, ma è davvero “uno dei cantautori più illuminati della propria generazione”. Come dice Wikipedia, e Giancane ride.

E dopo dieci anni cosa manca? Max Pezzali, la collaborazione dei sogni di Giancane. Chissà se riusciremo a regalarglielo.

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