E’ ormai giunto alla venticinquesima edizione il Festival del Cinema Ritrovato di Bologna. Nata infatti negli anni ottanta dalla Mostra del Cinema Libero di Porretta, la kermesse bolognese ha trovato la sua identità nell’osservazione dei capolavori del passato, in un momento in cui si dedicava più attenzione al presente.

Pur con le dovute difficoltà che non danno mai certezza nelle previsioni per gli anni a seguire, il festival è  riuscito a crescere e a moltiplicare la sua programmazione. Con un budget che si aggita attorno a 370.000 euro, porterà in quattro sale della città (sala Scorsese e Mastroianni al cinema Lumière, cinema Jolly e Arlecchino) 370 film e più di mille accreditati provenienti da 35 paesi, nella settimana che va da sabato 25 giugno a sabato 2 luglio. Si apre con Voyage dans la lune di Méliès e si continuerà con la retropsettiva sui film del 1911, rarissimi nitrati della campagna militare che impegnò l’Italia in Libia. E ancora approfondimenti su Howard Hawks, Boris Barnet e l’icona attoriale Conrad Veidt.

Dominerà il Cinema Ritrovato anche la proiezione di The Artist, film muto, ospite dell’appena passato Festival di Cannes, che ricalca il modus cinematografico di un film del passato. Qui il programma completo.

A movimentare la conferenza stampa, tenutasi giovedì 23 giugno, la domanda di un giornalista che mirava al ripristino delle differenze tra cultura e intrattenimento. Bellissima la risposta del presidente della Cineteca Giuseppe Bertolucci che ha argomentato quanto il confine sia sottile e che persino vada a coincidere: positivamente nel caso di opere d’arte come Ombre Rosse (John Ford, 1939) o negativamente nella nostra epoca, in cui è proprio certo intrattenimento ad aver scalzato e preso il posto della cultura. Hanno chiuso il dibattito le risposte di Ronchi e Mezzetti, rispettivamente assessori alla cultura del Comune e della Regione di Bologna, tese a evidenziare l’importanza del radicamento sul territorio per gli eventi che nascono e si svolgono in un dato luogo.

Anticiperà l’apertura del festival, la proiezione di stasera alle 22 del film documentario firmato da Giuseppe Tornatore, L’ultimo Gattopardo. La conferenza stampa è stata anche occasione per dialogare sul Cinema Ritrovato con il direttore della Cineteca bolognese, Gian Luca Farinelli.