A Genova i consiglieri di maggioranza (di centrodestra) fanno mancare il numero legale per non approvare una mozione che vieta spazi pubblici ai fascisti. A Budrio, dopo le polemiche e il protocollo firmato dal sindaco Mazzanti, rispunta un banchetto di Forza Nuova. L’intervista a Massimo Bisca, presidente dell’Anpi di Genova, e Giulio Pierini, ex sindaco di Budrio.

Mentre in molte città d’Italia vengono approvati dai Consigli comunali provvedimenti per vietare spazi pubblici a formazioni neofasciste, nella Genova Medaglia D’Oro della Resistenza, la maggioranza del sindaco di centrodestra Marco Bucci ha boicottato una mozione presentata dal centrosinistra sul tema.
I consiglieri comunali di maggioranza, ieri, hanno abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale, in modo che la richiesta di dichiararsi antifascisti e impedire l’utilizzo di spazi comunali a chi non si riconosce in questi valori naufragasse.

In aula era presente una delegazione dell’Anpi di Genova, che ha intonato “Bella ciao”. Una scena che, come spiega ai nostri microfoni Massimo Bisca, presidente dell’associazione dei partigiani genovesi, potrebbe ripetersi martedì prossimo: “Torneremo là e vedremo se, dopo la misera figura di ieri, sapranno almeno assumersi il coraggio delle proprie azioni”.
Bisca ricorda quanto è costato nel capoluogo ligure la lotta al nazifascismo: 1863 tra fucilati e caduti in battaglia e 2250 deportati. Un sacrificio che è valso alla città la Medaglia D’Oro che, sottolinea il presidente dell’Anpi, “non è un premio a chi fa il pesto più buono”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO BISCA:

Nel bolognese, a Budrio, la questione era esplosa nel novembre scorso, ma ora riscoppia la polemica. Al mercato comunale, ieri mattina, è apparso un banchetto del Movimento Nazionale Italiano, formazione pressoché sconosciuta ma la presenza della bandiera di Forza Nuova sul gazebo ha fugato ogni dubbio.
A denunciare il fatto, ancora una volta, è stato l’ex sindaco dem Giulio Pierini, che ha ricordato all’Amministrazione comunale di aver firmato con sindacati e Anpi un accordo per impedire la concessione di suolo pubblico a gruppi neofascisti.

La questione era nata dalla concessione di un palazzetto ad organizzazioni di estrema destra  che, col paravento della beneficienza, avevano organizzato un raduno in città.
Inizialmente il civico Maurizio Mazzanti, il primo cittadino, aveva tentato di minimizzare, ma poi aveva adottato l’exit strategy dalle polemiche attraverso la firma di un protocollo con sindacati e partigiani in cui si limitava la concessione di spazi pubblici per eventi ad organizzazioni neofasciste.

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Il regolamento comunale che dovrebbe impedire la concessione di spazi ai neofascisti, però, non è ancora stato modificato. In ogni caso, l’autorizzazione per il banchetto al mercato è arrivata dalla Prefettura e un’Amministrazione comunale, qualora ne abbia volontà, non sempre ha strumenti per opporsi a decisioni che arrivano da organi superiori.