360mila presenze, 1700 appuntamenti, 245 spazi cittadini e 1050 partner. Sono questi i numeri dei vent’anni di Gender Bender, il festival internazionale creato e diretto da Daniele Del Pozzo, ora in co-direzione con Mauro Meneghelli, e prodotto dal Cassero di Bologna.
Vent’anni di ricerca artistica e culturale attorno al genere e all’orientamento sessuale che ora portano gli organizzatori a fare un bilancio e a festeggiare, immaginando per la prossima edizione, che si svolgerà dal 9 al 22 settembre, un coinvolgimento attivo della città.

I vent’anni di Gender Bender: carta bianca per la nuova edizione

Era il novembre 2003 quando Gender Bender debuttava e già allora si interessava di immaginari legati al genere. Fin da subito il festival ha voluto offrire un respiro internazionale, portando a Bologna artisti di tutto il mondo.
Accanto alla programmazione artistica nei giorni del festival, Gender Bender ha sviluppato anche progetti speciali, dal Gender – Dancing in your shoes a DNAppunti Coreografici, da Teatro Arcobaleno a Swans Never Die, fino a Crisol, un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi.

Per il ventennale, però, Gender Bender si rivolge alla città che lo ha visto nascere e lo ha accettato. Dopo titoli ironici ed evocativi del calibro di Nata libera, La Traviata Norma, Radical Choc o Il pelo nell’uovo, è al territorio che il festival si rivolge per inviare l’immagine che dovrà rappresentare l’edizione 2022 e la relazione che spettatori e spettatrici hanno costruito con il festival stesso.
«Un ricordo, un omaggio, una visione, un sogno – si legge nel comunicato di Gender Bender – Queste immagini andranno a caratterizzare i luoghi del festival nell’edizione alle porte e saranno protagoniste dell’appuntamento che Gender Bender dedicherà ai festeggiamenti per il ventennale».
Le immagini vanno inviate a cartabianca@genderbender.it

A tal proposito oggi è stato annunciato che l’edizione 2022 si svolgerà dal 9 al 22 settembre al Giardino del Cavaticcio e in altri luoghi cittadini e sono già confermati tre appuntamenti di danza internazionale. In particolare, a Bologna arriveranno Jan Martens, Micheal Getman e Soa Ratsifandrihana.
Anche il cinema ha già le prime conferme, con il film della regista ucraina Kateryna Gornostai, “Stop Zemilia”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DANIELE DEL POZZO E MAURO MENEGHELLI: