“Deadline Party” di Alessandro Ripane e “Scuola di Butch – L’inizio della rivoluzione” di Percy Bertolini sono i due primi fumetti della nuova collana lanciata ad aprile da Eris Edizioni, “Gatti sciolti – Fumetti senza peli sulla lingua”. «Un progetto editoriale nato per rendere i fumetti alla portata di tutti», ha spiegato Francesca di Eris. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento dei lettori di fumetti e a una rapida crescita del loro prezzo. Un meccanismo di mercato che sta proseguendo e che non incentiva la loro lettura. Davanti a questo fenomeno abbiamo pensato a una contromisura: una serie di fumetti in formato A6, stampati a colori e in bianco e nero, al prezzo di sei euro. Rimarrà così finché il costo della carta non si impennerà. Per un totale di 5 o 6 uscite all’anno».
Eris Edizioni, i primi fumetti pubblicati sono di Alessandro Ripane e di Percy Bertolini
«I titoli in programma sono molti. Per la prima uscita abbiamo pensato ad Alessandro Ripane e a Percy Bertolini. Due degli artisti più apprezzati nel mondo dei fumetti», ha spiegato Francesca. «Ripane sapeva da tempo del nostro progetto e lo aveva appoggiato fin da subito. Mentre Bertolini lo abbiamo contattato dopo, ma ha accolto con grande entusiasmo la nostra proposta: una collana di fumetti che riflettessero una precisa ricerca artistica e che fossero alla portata di tutte le tasche». Ed è la scelta artistico-editoriale, indipendente e underground, che ha portato il gruppo creativo alla scelta del nome “Gatti sciolti”» partendo da “Cani sciolti”: espressione giornalistica usata per nominare chi fa politica attiva senza appartenere dichiaratamente ad alcun gruppo o partito. «Invece di “cani” ci siamo chiamate “gatti” perché siamo delle gattare», ha ammesso Francesca.
Ma quali sono le storie dei due libri appena pubblicati? Nel primo “Deadline Party” Ripane descrive con graffiante ironia, e scene paradossali, il mondo frenetico delle agenzie di comunicazione, di grafica e di social, dove i ritmi sono così serrati da non permettere alle persone di vivere la propria vita fuori dall’ambiente di lavoro. I personaggi si muovono in un mondo surreale dove l’umanità ha scoperto che l’aldilà è un posto bellissimo, migliore della vita terrena. Così le persone-lavoratori aspirano alla morte che raggiungono partecipando a suicide party. Qui la realtà lavorativa viene esasperata rendendola critica sociale irresistibile. Mentre in “Scuola di Butch. L’inizio della rivoluzione” Bertolini scrive di una società, o meglio, di una scuola, ideale. Dove bambine butch, lesbiche, trans e non binary e insegnant* non sono discriminat* e i corsi mostrano all* alunn* come trasgredire e autodeterminarsi in un sistema binario ed eteronormativo che l* schiaccia. Una dimensione libera dove l’errore è permesso e viene percepito come l’unico modo con cui apprendere.
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