Nuovi aggiornamenti per quanto riguarda la Garisenda e le sue condizioni. Oggi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, assieme ad alcuni esponenti delle due aziende impegnate nei lavori di messa in sicurezza, Modena Ingegneria srl e Fagioli SpA, ha descritto i prossimi passaggi. «Oggi abbiamo presentato il cantiere per la messa in sicurezza della Garisenda, prima delle tre fasi volte al restauro della torre. Costruiamo una cintura di protezione alta cinque metri che circonderà la base della torre e l’area di cantiere» ha detto ai nostri microfoni il sindaco.

Nella prima settimana di dicembre al via i lavori per la messa in sicurezza della Garisenda

Si realizzerà in tempi brevi la cintura protettiva per la messa in sicurezza della Garisenda, tramite lo sforzo collettivo del Comune di Bologna e due aziende emiliane, la Fagioli SpA e la Modena Ingegneria srl, note a livello nazionale per il recupero della Concordia e la demolizione e ricostruzione del ponte di Genova. L’obbiettivo è ridurre la vulnerabilità degli edifici in prossimità della piazza, da un eventuale, seppur improbabile, collasso della torre. La cintura sarà composta da container sovrapposti e zavorrati sui lati Nord-Ovest della Garisenda, mentre i lati Sud-Est saranno protetti da una rete paramassi. Si è optato per questo tipo di cintura per ridurre sia il peso attorno alla torre, sia per facilitare il trasporto dei materiali nel cuore della città e la conseguente cantierizzazione della zona. Il cantiere prevederà sistemi di allarme in caso di intrusione, sistemi a cui il Comune affiancherà tramite l’installazione di telecamere di sicurezza nella zona circostante la torre.

Le due aziende coinvolte si appoggeranno ad un hub in Via dell’Industria, messo a disposizione dal Comune, come magazzino e centro di snodo per i lavori. La cintura protettiva sarà ancorata al terreno tramite dei micropali, e avrà un’altezza complessiva di 5 metri. I lavori di questa prima fase inizieranno la prima settimana di dicembre, e dovrebbero terminare in circa sei mesi. La seconda fase riguarderà poi la messa in sicurezza complessiva della torre, per poi passare all’ultima fase, ossia il restauro.

«L’amministrazione comunale finanzierà in somma urgenza questo progetto con un contributo di 4,2 milioni di euro; voglio tuttavia rassicurare cittadine e cittadini che l’allerta relativa alla Garisenda è gialla, e che quindi non c’è il rischio di crollo. Puntiamo alla continuità dei lavori, e iniziare la seconda fase subito dopo i sei mesi che saranno necessari alla messa in sicurezza. I prossimi step potrebbero essere finanziati tramite i fondi del PNRR- ha aggiunto ancora il sindaco -a cui si affiancano le donazioni fatte dalla comunità di Bologna, che ringrazio, per la Garisenda. La risposta dei cittadini è stata grande, ma non ci ha sorpreso» ha concluso Lepore.