Dal 27 luglio fino all’autunno, un intenso programma di eventi per Fuori Festival, il festival diffuso dell’Emilia Romagna.
Non solo appuntamenti musicali e artistici nelle città ma anche “Fuori”, nei boschi, in prossimità dei laghi, sui crinali e gli argini dei fiumi, esaltando così le peculiarità paesaggistiche e culinarie del territorio. Tutto questo è “Fuori – Il Festival diffuso dell’Emilia-Romagna”,iniziativa, promossa dalla Regione e organizzata dalla rete di Comuni, Associazioni, Pro loco ed enti locali e territoriali.
Gli eventi artistici si abbinano alla riscoperta dei luoghi apparentemente “minori”, allargando la nostra visione del territorio. L’iniziativa che accosta arte, territorio, natura e gastronomia, favorisce un turismo escursionistico, costituito di piccoli numeri per volta, ma diffuso in molti luoghi: una formula di grande successo e di assoluto rispetto per la valorizzazione dei luoghi.
“Questo festival non ha l’obiettivo di promuovere ‘semplici’ eventi musicali ma ‘momenti’ di incontro fra le persone e la bellezza – spiega Felicori -. La bellezza di un territorio, di un tramonto, l’importanza del silenzio e dell’ascolto, la sensibilità di un artista che sappia interpretare questo attimo ed essere il tramite di questa sinergia. Con questa iniziativa che segue l’esperienza maturata con il progetto ‘Crinali’ e ‘Macinare cultura’- aggiunge – si deve pensare ad un concerto non come ad una semplice esibizione artistica ma quasi come un momento di rieducazione all’ascolto, alla lentezza, alla sua dimensione più intima. Fuori segue lo Sponz alla Pietra di Bismantova promosso da Vinicio Capossela, mentre seguirà presto Scorre, quattro concerti lungo l’asta del Po”.
Fuori festival: Le località coinvolte sono oltre 200 per circa 700 eventi con il coinvolgimento di 1700 artisti.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con operatori turistici locali, anche per garantire un’offerta che consenta al pubblico di fermarsi e conoscere tutte le realtà del territorio. Anche a questo scopo sono coinvolte nel progetto le realtà produttive (associazioni locali, Parchi, Consorzi) e artistiche locali (bande, cori, organi, orchestre giovanili, eccetera).
La valorizzazione del festival e delle sue iniziative sarà anche sul sito dell’assessorato Cultura Emiliaromagnacreativa che sui relativi profili social.
“Questo è un festival che nasce dal basso, dai territori, tante progettazioni che la Regione promuove con la sua comunicazione – aggiunge l’assessore alla Montagna Barbara Lori -. Fuori è parte di una strategia per qualificare il nostro Appennino e i suoi parchi naturali, che comprende aiuti alle giovani coppie che vi si insediano, il superamento del digital divide, la sistemazione idro-geologica, la forestazione, il potenziamento dei servizi socio-sanitari”.
Nei fine settimana fino all’autunno, un pubblico di camminatori/spettatori incontrerà lungo itinerari quali cammini, argini, luoghi d’arte, monasteri, eremi, santuari, mulini, musicisti, narratori, artisti che si esibiranno al loro passaggio. Artisti e testimonial provenienti da vari ambiti espressivi, appariranno improvvisamente, quando il camminatore arriverà in una radura o in uno spazio suggestivo degli itinerari, quasi a scandire i tempi del cammino e sottolineare le bellezze dei luoghi. I turisti non sapranno né dove né quando, ma sapranno che all’improvviso, come elfi dei boschi, appariranno musicisti, narratori, poeti, attori, esploratori e circensi, che allieteranno il loro cammino, offrendo un racconto o un’esibizione, che saranno replicate nel corso della giornata, nell’assoluto rispetto delle regole che caratterizzano i disciplinari regionali.
Quattro le tipologie di eventi previste: i Landscape Concerts, un emozionante connubio fra arte e paesaggio naturale, che grazie ad una sapiente scelta della location, ad un meticoloso studio della propagazione del suono e ad un’apposita amplificazione, farà godere allo spettatore di un dialogo profondo fra la musica e l’ambiente circostante, in una sorta di sonorizzazione del panorama”; gli History Concerts, una significativa immersione nella storia della regione, dalla Linea Gotica ai percorsi dedicati alle stragi, dalla civiltà e all’arte degli Etruschi alle tradizioni popolari e contadine, alla modernità; i Trekking Concerts, dove gruppi di camminatori accompagnati in totale sicurezza da guide esperte, incontreranno intimi concerti lungo antichi sentieri, boschi, pievi, cascate e crinali; i Trekking urbani, finalizzati alla scoperta o alla riscoperta di luoghi d’arte (chiese, edifici storici, cimiteri monumentali, musei etc..) attraverso la musica, magari in luoghi caratterizzati da un forte riverbero naturale che esaltano la vibrazione del suono.
“E’ un turismo emergente questo dell’Appennino – conclude l’assessore al Turismo Andrea Corsini – cui guardiamo naturalmente con attenzione, anche perché interessa tanti potenziali visitatori dell’Europa del Nord, soprattutto giovani”.